Cose venete: i White Skull sono di Vicenza, i Reckless pure; il Revolution Live Club è ubicato sempre in provincia di Vicenza… e praticamente la maggioranza del pubblico proveniva dai dintorni: davvero una favolosa serata in famiglia quella dell’undici marzo 2023!
Un manipolo di metallari e rockettari di ogni età (con range che spaziava dagli ‘…enti’ agli ‘…anta’ abbondanti!), per celebrare la musica rock, il metal, festeggiando, inneggiando due band che da anni continuano con la loro missione, senza mai dimenticare la terra d’origine… il tutto in una venue all’altezza: bar super fornito, sala prove, sala concerti… e quella gigantesca chitarra che ti accoglie fin dal parcheggio!
I Reckless sono impeccabili, nonostante qualche noia tecnica poi risolta dai guru del suono. Il quintetto capitanato da A.T. Rooster è un generatore di luci al neon rigorosamente fucsia, tutte accecanti, tutte avvolgenti. Devoti al glam, alla lacca, ai colori impattanti, i Reckless sono una band che con il loro recente “T.M.T.T.80” (recensione qui) hanno confermato per l’ennesima volta una cosa che forse molti non hanno ancora ben capito: il glam americano anni ’80 si è fatto travolgere dal grunge… per risorgere e trovare nuovo terreno fertile in posti come la Germania o la Scandinavia; ma i Reckless non provengono dall’affascinante Stoccolma o dalla misteriosa Helsinki! Loro vivono e compongono in paesini di provincia, trasformando le strade periferiche della provincia di Vicenza nella nuova ‘strip’ e, oltre ad essere musicalmente e teatralmente impeccabili, sono l’autentica rappresentazione del genere, dello stile, della moda, senza recitare, senza interpretare… semplicemente vivendo questo stile oggi, in questi anni bui, portando un po’ di riflettori da stadio in questa nostra oscurità del terzo decennio del nuovo millennio.
I White Skull? Band internazionale attiva dalla fine degli anni ’80, la quale comprende in line up ancora due membri storici, ovvero il fondatore e chitarrista -il capitano- Tony ‘Mad’ Fontò, ed il batterista Alex Mantiero. Ma questa band, dopotutto, è nota per la vocalist, la mitica front woman Federica ‘Sister’ De Boni presente nella maggior parte dei dischi della band, sicuramente i più noti, compreso l’ultimo “Metal Never Rusts” (recensione qui), un lavoro con un titolo che riesce a riassumere l’essenza di una band devota all’heavy metal… da sempre!
In occasione di questa data, la band si sentiva veramente a casa: solo Federica cercava di mantenere una parvenza di internazionalità con frasi al pubblico in inglese, alcune pure in tedesco (lei vive da anni in Germania)… cosa che il calore del popolo Veneto ha subito cancellato, portando la stessa vocalist ad esprimersi nella sua lingua madre (il dialetto veneto!), cosa imitata anche dallo storico capitano, dando vita a momenti veramente esilaranti!
Una set list poderosa, Sister con una voce micidiale… dannatamente in forma, canzone dopo canzone, con una energia esplosiva, una carica inarrestabile… ma anche tanto divertimento, grazie a dialoghi e battute tra compagni…. quasi come se si trattasse di un incontro tra vecchi amici, sei dei quali incaricati di intrattenere cantando e suonando, piuttosto che i White Skull sul palco con davanti un pubblico pagante!
Una performance tanto intima quanto potente, possente, poderosa… resa unica e ricca proprio da questo family feeling difficilmente comprensibile per chi viene da fuori regione.
Certo, li avrete visti il mese scorso con gli Accept. Sicuramente ve li godrete la prossima estate nell’altro unico appuntamento in Veneto, il Padova Metal Fest… ma una serata tra amici come quella al Revolution Live Club non sarà tanto facilmente ripetibile!
(Luca Zakk)