Built-in Obsolescence è un progetto nato a fine 2010 a Riccione da un’idea di Paolo Sanchi ed Alex Semprini, rispettivamente voce e chitarra.
Alla band si unisce poi il chitarrista Gianmarco Ciotti, amico di vecchia data dei due, con Valerio Biagini al basso. Bruno Galli viene poi chiamato come batterista per completare il quintetto. L’idea dei cinque, già musicisti in band diverse dai generi più vari come hard-rock, progressive, punk, rock’n’roll e crossover, è quella di creare un progetto con un sound di ispirazione metal, senza porre vincoli alla composizione. La band si dedica quasi esclusivamente alla produzione di pezzi propri, i quali saranno poi in parte incisi in ABEL, primo EP della band registrato nel 2013.
Nel 2015 i cinque rimangono particolarmente colpiti da un concerto visto insieme (The Ocean / Mono / Sólstafir) tanto da direzionare la composizione all’esplorazione del post rock e del post metal, senza però rinunciare a strutture di ispirazione progressive. Con il pezzo Dance of Falling Leaves, nato di getto dopo questa esperienza, la band marca uno spartiacque con il passato: nascono pertanto pezzi più lunghi, suoni più pesanti e più onirici che accompagnano linee vocali narranti tematiche apocalittiche e introspettive dove spesso ricorrono le speranze e i disagi dell’umanità.
Da settembre 2018 la band firma il contratto con MASD RECORDS e annuncia una speciale ristampa dell’Album “Instar” in uscita prevista per questo autunno.