In Francia la ministra della cultura Roselyne Bachelot ha annunciato dei concerti sperimentali tra marzo e aprile, rispettivamente a Marsiglia e Parigi e con il pubblico, alfine di trovare un modello che permetta la riapertura dei luoghi di spettacolo malgrado l’epidemia da CoViD-19.
A meno di una situazione sanitaria catastrofica e con protocolli approvati, la ministra ha annunciato che si terranno due concerti da 1000 persone verso la metà di marzo al Dôme di Marsiglia, con «posti seduti con possibilità di alzarsi» e con il coinvolgimento dell’INSERM (‘Institut national de la santé et de la recherche médicale’). Tutte le persone saranno testate, con tampone, prima del concerto e i casi positivi «non saranno filtrati perché bisogna mettersi in situazione in cui ci sarà una mescolanza». Inoltre dei test saranno comunque svolti anche dopo l’evento per constatare cosa accadrà a livello di contaminazioni. Il tutto con maschere, obbligatorie, e gel distribuiti a tutti.
Un altro concerto sarà in aprile a Parigi: 5000 persone nella sala Accor Arena sotto la supervisione dell’Assistenza Pubblica-Ospedali di Parigi (AP-HP). Il pubblico resterà in piedi e ci sarà un «groupe test» (un gruppo di prova), per il quale la ministra non ha specificato ulteriori dettagli su quanti del pubblico formeranno questo gruppo.
Dunque si parla di due protocolli e modalità di test differenti per questi concerti. Infatti la Bachelot ha annunciato che poi proprio a Marsiglia l’8 di aprile si terrà un colloquio scientifico europeo, dove le differenti sperimentazioni saranno «confrontate» e «studiate» (per costruire «un modello resiliente» a favore del mondo dello spettacolo.
La Bachelot si dice «ottimista per i festival con pubblico seduto», mentre è più «complicato» per quelli con pubblico in piedi. Questi esperimenti annunciati sono stati pensati proprio per dare al più presto una risposta agli organizzatori dei festival con pubblico in piedi, come l’HellFest per esempio.