Il 12 novembre la Amor Fati Productions pubblicherà il quarto album dei DAUÞUZ, intitolato “Vom schwarzen Schmied”  (CD e LP).

Dal loro debutto del 2016 “In finstrer Teufe”, i tedeschi hanno creato un catalogo ricco e vibrante, con un black metal fiero e purista ma certamente non con il paraocchi; la vecchia scuola è tenuta in considerazione, certamente, ma nuovi orizzonti dell’immaginazione si aprono quando i Dauþuz registrano le loro storie su un nastro. E quelle storie si concentrano in gran parte sull’estrazione mineraria, sia nella loro terra natale che in tutta Europa, arricchendo ulteriormente il loro fascino antico.

Ora, dopo più di un anno dal loro mini “Grubenfall 1727” (recensione qui), un nuovo lavoro echeggia dalle profondità degli inferi: un nuovo album della saga dei Dauþuz, intitolato “Vom schwarzen Schmied”, ovvero ‘Dal fabbro’, probabilmente la registrazione più mirata della band fino ad oggi, evidenziando una totalità che può venire solo dall’oscurità e la disperazione lirica dei Dauþuz la quale alla fine porta alla realizzazione fatale, caratterizzano questo quarto full-length dei minatori del black metal.

Eppure, il paesaggio assolutamente epico e la sua melodia assolutamente corroborante rendono “Vom schwarzen Schmied” un’esperienza paradossalmente ‘edificante’, portando pienamente in vita la saga del fabbro, una vecchia conoscenza dell’universo di Dauþuz.

E la durata di quasi una ora, serve solo a rendere quell’esperienza ancora più avvincente: l’incredibile interazione della band, a sua volta, rende l’album una dimostrazione rapida e magistrale della loro abilità nel songwriting.

Come anticipazione, in attesa dell’album, questa è “Der Bergschmied II: Der Eid”:

Copertina e tracklist:

1. Der Bergschmied I: Mein Berg
2. Der Bergschmied II: Der Eid
3. Der Bergschmied III: Desperatio
4. Der Bergschmied IV: Zauberwerk
5. Der Bergschmied V: Sagenlieder
6. Der Bergschmied VI: Cognitio
7. Der Bergschmied VII: Der Frevel
8. Der Bergschmied VIII: Sargdeckel