I DEVIATE DAMAEN e l’etichetta Masked Dead Records denunciano l’ennesimo caso di censura da parte di social media e piattaforme di streaming.

Ecco le parole della band: “Dopo Wikipedia, Bandcamp, Discogs, Facebook e You Tube, è ora il turno di Spotify, che ha deciso di non rendere più disponibili i contenuti dell’album “Retro-Marsch Kiss” (2015, ed. TSC Records) sull’ipotetica base dell’unico discrimine menzionato dalle condizioni d’uso, ovvero ‘l’odio’. Subdola la modalità tecnica di ban, considerando che l’album continua ad apparire alla ricerca Google, ma senza essere riproducibile.”

Il comunicato della band prosegue: “Tale ennesima poracciata argomenta a dovere la tematica tracciata dal brano di prossima uscita “Don’t Just Use The Music, Possess It!”, ove la band prende a pisellate in faccia l’intelligenza artificiale e i suoi effettivi gestori politici, ai quali troppo spesso ormai artisti ed etichette abbandonano pigramente la fruizione della proprie discografie, rendendole così cancellabili con un click ad uso e consumo dei padroni di turno.”

Ed infine: “L’album sarà reso nuovamente disponibile su piattaforme più aperte mentalmente; ma soprattutto continuerà a risplendere fisicamente nelle case di tanti uomini liberi che, con sempre maggiore orgoglio, lo esporranno come eretico vessillo di ribellione dal giogo del politicamente corretto. Ci piacerebbe che tante band sedicenti ‘estreme’ (magari NSBM), ma di fatto imberbi rispetto a qualsiasi esperienza di censura, esprimessero solidale sdegno verso un fenomeno liberticida che, evidentemente, sa scegliere molto bene i reali bersagli del conformismo ideologico e musicale.  Avere le palle rende liberi. DEVIATE DAMAEN.”