Non si tratta di evitare la paura del buio pesto, ma di entrare nel buio stesso…
I progressive black metallers norvegesi ENSLAVED hanno pubblicato il secondo singolo ‘Jettegryta’ dal loro prossimo album in studio “Utgard”. Il singolo è accompagnato da un video in cui un paesaggio glaciale islandese incontaminato è oscurato da eventi sinistri. Oggi la band ha anche lanciato i pre-ordini di “Utgard”, che uscirà il 2 ottobre.
Grutle Kjellson a proposito del video dichiara: “L’Islanda era il luogo perfetto per girare il video di ‘Jettegryta’. ‘Jettegryta’ si traduce in ‘calderone del gigante’ e si riferisce a un fenomeno della natura, dove i fiumi o le acque correnti – in un lungo periodo – creano un buco cilindrico spesso nella roccia solida. Nell’antico folklore norreno, gli Jette/Jotun (giganti) costruivano questi calderoni per cucinare. Anche se questi particolari fenomeni naturali non esistono sull’isola vulcanica dell’Islanda, ci sono molti altri posti su quest’isola magica dove potrebbero dimorare i giganti! Quando i coloni nordici arrivarono in Islanda nell’VIII e IX secolo, i fumi e la nebbia dei torrenti caldi e dei vulcani indicarono loro chiaramente che quest’isola era abitata da elfi, nani e giganti! Questo ricordava loro le storie di Utgard. Per loro l’Islanda era sulla soglia di Utgard, i confini esterni del mondo degli uomini; una porta. Il testo della canzone parla dell’ingresso in un luogo così mitologico ed esoterico; nel profondo della propria mente e della propria immaginazione, una porta verso i sogni, l’inconscio e il regno del caos. Abbiamo cercato di trasformare queste parole in questo video, e forse potete sentire un assaggio di ciò che i primi islandesi hanno provato quando sono entrati per la prima volta in questo regno”.
I pre-ordini di “Utgard” sono attivi QUI
Copertina e tracklist:
1. Fires In The Dark
2. Jettegryta
3. Sequence
4. Homebound
5. Utgardr
6. Urjotun
7. Flight Of Thought And Memory
8. Storms Of Utgard
9. Distant Seasons
In “Utgard”, gli ENSLAVED continuano ad esplorare territori inesplorati, progressisti e psichedelici, collocandosi in una posizione unica sia per i latori della tradizione che per gli esploratori nell’ignoto; si proiettano verso il futuro, pur onorando le proprie radici.
In precedenza, la band ha spiegato: “‘Utgard’ ha per noi innumerevoli significati; è un’immagine, una metafora, un ‘luogo’ esoterico, una parola a sé stante, ecc. Dalla mitologia norrena lo conosciamo come un paesaggio dove vagano i giganti; dove gli dei di Asgard non hanno alcun controllo; pericoloso, caotico, incontrollabile e dove dimorano la follia, la creatività, l’umorismo e il caos. L’album è un viaggio dentro e attraverso ‘Utgard’. È un luogo di unificazione di ciò che sta sopra e di ciò che sta sotto. Non si tratta di evitare la paura dell’oscurità nera come la pece (che continuerà a crescere fino al prossimo confronto), ma di immergersi nell’oscurità stessa. Questa è la rinascita dell’individuo. In un mondo che è diventato così ossessionato dalle false luci dell’avidità, della gelosia e dell’egoismo, questo è un viaggio necessario. ‘Utgard’ non è una favola, è una parte vitale sia della vostra mente che dell’ambiente circostante e lo è stato fin dall’alba dell’umanità. Riconoscere che questo regno esiste ed è una parte vitale del sé, ci ha ispirato profondamente fin dai primi giorni della nostra vita. Godetevi il nostro viaggio verso i confini esterni”.