La Amor Fati Productions, in cospirazione con Extraconscious Recordings, annuncia il 19 aprile come data di uscita internazionale del terzo album dei LHAÄD, “Beyond”, in formato CD e vinile LP.
Provenienti dall’attuale fiorente scena black metal belga, i Lhaäd fanno parte del prestigioso collettivo Nox Entity, che include anche artisti del calibro di Entartung, Rituals of the Dead Hand e Wolven. Per iniziare a capire i Lhaäd, bisogna analizzare il soprannome foneticamente e visivamente unico della band: un anagramma di “hadal”. La zona adal, nota anche come zona adopelagica, è la regione più profonda dell’oceano, situata all’interno delle fosse oceaniche. Il nome deriva da Ade, l’antico dio greco degli inferi. Appropriatamente, i Lhaäd portano la stessa, incredibilmente vasta oscurità e tensione come se dovessero catturarti e portarti sul fondale oceanico, nelle profondità degli abissi più grandi.
Finora, i Lhaäd hanno raggiunto questo risultato attraverso due titanici full-length, “Below” del 2021 e “Beneath” (recensione QUI) dell’anno scorso, e ora hanno dato un tocco di punteggiatura a una trilogia con Beyond. Il terzo e forse ultimo album della band, Beyond, è intitolato apposta: il paesaggio del passato è stato percorso e ora giace solo l’infinito vuoto di possibilità e il nulla. Lavorando con la loro caratteristica struttura di ipnosi marziale/cosmica, in un contesto black metal, come i classici Thorns e Darkspace, il leader Lykormas qui espande l’aspetto quasi cerimoniale di Beneath, portando quella bellezza minacciosa a un livello mozzafiato. Forse letteralmente, questo: Beyond, nel suo insieme, è paradossalmente molto più violento, i suoi ritmi categoricamente ciclonici e veloci. I Lhaäd apparentemente intuiscono che questa è la fine, quindi, scatenando un vortice divorante del mondo di suono ENORME che è soffocante e spazioso allo stesso tempo. “Acquatico” ancora, se gli tsunami contano come musica, ma non si può negare il melodicismo di Lykormas, che trasmette tragedia, tensione e terrore con altrettanta sicurezza. E la produzione in Beyond è di una qualità impeccabile, sia più organica di quelle precedenti, sia in qualche modo più ultraterrena.
E come i suoi due predecessori, Beyond vede Lhaäd utilizzare un linguaggio inventato e improvvisato, conferendo sempre più mistero. Solo che, questa volta, c’è una frase in inglese: durante gli ultimi secondi dell’outro dell’album, si può sentire ‘there’s nothing beyond this world but fire’. In sottofondo, c’è un campione di fuoco in esecuzione, invece dei tipici campioni d’acqua; anche l’affascinante copertina può fornire qualche spunto allettante. E con tutti e tre gli album concettualmente incentrati sulle profondità marine, Beyond chiude questo capitolo: la trilogia è finita. Se ci sarà un quarto album di Lhaäd, e Lykormas dichiara: “non sarà molto presto…”.
Nel frattempo, questa è “Beyond III”:
Copertina e tracklist:
1. Beyond I [7:50]
2. Beyond II [7:33]
3. Beyond III [6:15]
4. Beyond IV [6:00]
5. Beyond V [6:59]
6. Beyond VI [7:57]