L’icona della musica industriale Lustmord ha condiviso “Their Souls Asunder” come seconda anteprima del suo prossimo album solista, “Much Unseen Is Also Here”, in uscita il 15 marzo tramite la tedesca Pelagic Records.

Spinto da Cosey Fanni Tutti dei Throbbing Gristle a creare musica che riflettesse la sua aura unica, Brian Williams assunse il titolo di Lustmord nel 1980 e iniziò a lavorare con il suono perché la musica che voleva ascoltare semplicemente non esisteva. Ora, dopo una formidabile carriera di 40 anni che abbraccia lavori solisti rivoluzionari, acclamate collaborazioni con artisti del calibro di Tool, John Balance (Coil) e Melvins, nonché colonne sonore per TV, film e videogiochi, “Much Unseen Is Also Here” cerca di tornare a terreni pesanti e sacri. 

L’album di Lustmord del 1989, ora un classico di culto, “Heresy” è diventato una pietra miliare della scena industriale ed è universalmente considerato l’origine del genere dark ambient. Onorando l’eredità di “Heresy”, “Much Unseen Is Also Here” è suddiviso in tre parti distinte, riecheggiando l’avvincente arco narrativo del suo predecessore. Come gran parte della musica di Lustmord, il nuovo disco è pensato per essere vissuto in un’unica seduta indisturbata, in modo da trasportare gli ascoltatori in uno spazio liminale che esiste solo all’interno della musica prima di respingerli alla sua conclusione; segnato per sempre dall’incontro

Come parte del secondo movimento dell’album, “Their Souls Asunder” è un capolavoro di suspense atmosferica. La composizione appare, in un primo momento, incentrata su un coro di voci; uno scorcio vitale di calore e umanità nell’oscurità. Tuttavia, man mano che prosegue, queste voci svaniscono, appassiscono e si deformano finché tutto ciò che ci rimane è qualcosa di simile alle grida strazianti di un animale ferito, che fa sorgere la domanda sconvolgente: “erano poi umane le voci che abbiamo seguito ciecamente nella notte?”.

Questo senso di incertezza e di terrificante sconosciuto è un tema importante e ricorrente nel lavoro di Lustmord; “Scelgo di lasciare che sia il suono a parlare per me”, dice Brian. “La mia musica non è pensata per essere spiegata, ma solo ascoltata come mezzo per esporre l’assoluta insignificanza dei nostri pensieri e delle nostre azioni primitive all’interno della vasta scala del cosmo, una scala che noi come specie non siamo attrezzati per comprendere.”

Prova che riesce ancora a rilassare gli ascoltatori fino alle ossa, “Their Souls Asunder” funge sia da porta retrospettiva verso le rivoluzionarie origini dark ambient di Lustmord, sia da un assaggio allettante di ciò di cui Williams è capace ora; ciò che deve ancora venire.

Questa è “Their Souls Asunder”:

Copertina e tracklist:

1.Behold A Voice As Thunder 09:45 
2.Entrails of the God Machine
3.An Angel Dissected
4.A Shadow Cast Upon The Deep
5.Invocation of the Nameless One
6.Their Souls Asunder
7.Hence Shall They Be Devoured All of Them
8.Other Woes Are Yet To Come