Anticonformisti. Pionieri. Unici. Immutabili.
“The Abysmal Eye” è il primo assaggio dei pionieri svedesi del tech-metal estremo MESHUGGAH!
La canzone è tratta dalla loro nona manifestazione, “Immutable”, in uscita via Atomic Fire il 1° aprile 2022! PREORDINI QUI!
Ascolta, scarica “The Abysmal Eye” QUI
Registrato in Svezia ai Sweetspot Studios, il loro nono full-length “Immutable” è il successore dell’acclamatissimo disco nominato ai Grammy, “The Violent Sleep Of Reason” (recensione qui). Questa band lascia sempre a bocca aperta, e “Immutable” è la loro opera d’arte mostruosa più esplosiva di sempre.
Il 2022 porta l’uscita del nono e più impavido album in studio delle icone svedesi. Pieno di sorprese e tuttavia immediatamente riconoscibile come opera del gruppo più idiosincratico del metal, “Immutable” ridefinisce e ridisegna il suono dei MESHUGGAH, attraverso più di un’ora della musica più stimolante e coinvolgente che la band abbia mai concepito. Nonostante le sfide degli ultimi due anni, i principi progressive che hanno sempre influenzato le loro opere d’arte vengono tenuti da conto più che mai. Mentre ci muoviamo a spirale verso un futuro distopico, i MESHUGGAH funzionano ancora in maniera autonoma.
Per il chitarrista Mårten Hagström era impossibile resistere al compito di imbarcarsi in un’altra odissea tech-metal senza precedenti. “Per noi non era così chiaro che stessimo facendo un nuovo album. Sapevamo di poterlo fare, ma lo volevamo davvero?”, dice. “Abbiamo dovuto decidere: facciamo questo o quest’altro? Dopo una lunga, lunga discussione, eravamo d’accordo su alcune cose. Avremmo fatto un album con meno restrizioni possibili. Avremmo cercato di realizzare un disco il più figo possibile, senza ansie e vedendolo come un’opportunità. Come possiamo fare in modo che questa sia una sfida che sentiamo di poter accettare e di esserne all’altezza? Molto rapidamente abbiamo avuto un punto di partenza. Tutti hanno iniziato a scrivere, ci si è messi in moto e improvvisamente eravamo seduti lì a discutere su quante canzoni avremmo dovuto tagliare!”.
Andando oltre le più rosee aspettative, il nono album della band è semplicemente la sua avventura sonora più selvaggia ed esoterica di sempre. Registrato agli Sweetspot Studios di Halmstad (Svezia), mixato da Rickard Bengtsson & Staffan Karlsson e masterizzato dal pluripremiato ai Grammy Vlado Meller (Metallica, Rage Against The Machine, Red Hot Chili Peppers, System Of A Down), il disco è accompagnato dalla splendida copertina ancora una volta creata dall’artista visionario Luminokaya.
I MESHUGGAH stanno ancora operando ad un livello superiore di coscienza metallica rispetto a chiunque altro. Fin dalla loro nascita nel 1987, gli architetti sonori svedesi si sono evoluti fino a diventare uno dei gruppi di musicisti tecnicamente più complessi e virtuosistici che il regno del metal abbia mai incontrato, il loro marchio distintamente unico di death metal progressivo infuso di groove ha involontariamente lanciato un sottogenere completamente nuovo.
I MESHUGGAH, la band metal più inventiva e creativa degli ultimi trent’anni e una delle più venerate, sono stati alfieri della creatività lungimirante nella musica pesante per tutta la loro illustre carriera. Nel corso di più di tre decadi e otto album in studio, i venerati esperti del progressive svedesi hanno costantemente ridefinito ciò che significa essere pesanti, mettendo in luce un’intelligenza feroce che nasconde il peso violento dei loro riff. Dalla ferocia rivoluzionaria di “Destroy Erase Improve” del 1995, alle psichedeliche tech-esplorazioni di “CatchyThirtyThree”, fino alla grottesca semplicità di “ObZen” e “Koloss”, i MESHUGGAH hanno sempre condotto il gioco, chiaramente senza rivali.
Copertina e tracklist dell’album:
01. Broken Cog
02. The Abysmal Eye
03. Light The Shortening Fuse
04. Phantoms
05. Ligature Marks
06. God He Sees In Mirrors
07. They Move Below
08. Kaleidoscope
09. Black Cathedral
10. I Am That Thirst
11. The Faultless
12. Armies Of The Preposterous
13. Past Tense
Line up:
Jens Kidman | Voce
Mårten Hagström | Chitarra
Dick Lövgren | Basso
Fredrik Thordendal | Chitarra
Tomas Haake | Batteria