Ci sono pochi chitarristi rock su questo pianeta che hanno avuto un’influenza così duratura su così tanti musicisti famosi come Michael Schenker. Con il suo stile straordinariamente fluido, la sua inesauribile ricchezza di idee e il suo istintivo senso per i riff e le melodie, Michael Schenker è una leggenda vivente che, nonostante la sua lunga e illustre storia, impressiona ancora con la sua energia e la sua grinta incessanti. Il biondo strumentista di Sarstedt (Germania) ha iniziato la sua carriera internazionale nei primi anni Settanta con gli Scorpions, ha raggiunto la fama mondiale dopo essersi unito al gruppo rock britannico U.F.O. e poi ha continuato senza soluzione di continuità la sua eccezionale storia di successo globale a suo nome, così come con gruppi come Michael Schenker Group (MSG in breve), Temple Of Rock e Michael Schenker Fest. Schenker e la sua carriera, che ha attraversato più di cinquant’anni, sono eccezioni assolute nell’industria musicale, altrimenti di breve durata.Ora il suo ultimo album a nome MSG è in procinto di essere pubblicato su Atomic Fire Records il 27 maggio 2022 con il programmatico titolo “Universal”. Nel suo ultimo lavoro ci saranno tutti i punti di forza di questo eccezionale musicista: canzoni di prim’ordine con melodie anthemiche, riff di chitarra accattivanti e assoli ispirati. Come ci aspettiamo da lui, Schenker ha ancora una volta arruolato una serie di prestigiosi colleghi musicisti per la registrazione della sua nuova produzione in studio, tra cui, come voce principale, Ronnie Romero (Rainbow, Vandenberg), che sarà anche il frontman degli MSG nel loro prossimo tour, Michael Kiske (Helloween) e Ralf Scheepers (Primal Fear), il tastierista Steve Mann (Lionheart), i batteristi Simon Phillips (Toto, The Who), Brian Tichy (Whitesnake, Foreigner), Bobby Rondinelli (Rainbow) e Bodo Schopf (Eloy), così come i leggendari bassisti Bob Daisley (Black Sabbath), Barry Sparks (Malmsteen, Dokken) e Barend Courbois (Blind Guardian, Zakk Wylde), con Tony Carey come ospite molto speciale. Ma di questo parleremo più tardi.
Innanzitutto, parliamo dei parametri di base della nuova registrazione: come il suo predecessore “Immortal” (2021) e gli album di Michael Schenker Fest “Resurrection” (2018) e “Revelation” (2019), “Universal” è stato prodotto da Michael Schenker e Michael Voss (Lessmann/Voss, Mad Max) al Kidroom Studio di Voss, che è diventato una specie di seconda casa per Schenker. “Michael Voss è felice di aspettare che io abbia elaborato un’idea e si prende il tempo per conoscere veramente la canzone, sviluppando contemporaneamente idee per la voce”, così Schenker descrive la fruttuosa collaborazione che vede gli ingranaggi ben oliati. “Poi elaboriamo insieme la batteria, il basso e alcune parti di tastiera. Ha sempre un sacco di grandi idee nel cassetto”. I punti salienti compositivi abbondano su “Universal”, dall’ammaliante canzone d’apertura ‘Emergency’ e la successiva ‘Under Attack’ sorretta da un groove disinvolto, a ‘The Universe’, che vede un duetto atmosferico di Ronnie Romero e Gary Barden, ‘Wrecking Ball’, eseguita brillantemente come sempre da Ralf Scheepers, e ‘London Calling’ che omaggia lo spirito musicale della capitale inglese.
L’inno rock ‘A King Has Gone’ e la sua intro ‘Calling Baal’ hanno entrambi un significato speciale: il brano, cantato dal frontman degli Helloween Michael Kiske, è un omaggio all’immortale Ronnie James Dio, in particolare alla sua performance nel classico hard rock dei Rainbow “Rising” del 1976. Per questo motivo, Schenker ha riunito la sezione ritmica originale dei Rainbow composta da Bobby Rondinelli e Bob Daisley, arruolando inoltre il tastierista Tony Carey, che ha anche suonato su Rainbow Rising, per una formidabile introduzione di synth Moog – un riferimento diretto all’iconico intro dell’ opener dell’album del 1976 ‘Tarot Woman’. L’impressionante risultato di ‘Calling Baal’/’A King Has Gone’ è già considerato una delle canzoni più importanti e di successo nella carriera di Schenker fino ad oggi, sia musicalmente che liricamente.
In linea con tutti questi punti salienti, la spettacolare copertina dell’album disegnata da Zsofia Dankova (Powerwolf, tra gli altri) presenta Schenker su una futuristica astronave, che fluttua in alto nell’orbita. L’artwork è basato sulle visioni del chitarrista stesso: “Ho avuto l’idea originale per la copertina dell’album qualche anno fa, ma solo ora sembra adattarsi perfettamente. Così ho mandato alcuni vecchi schizzi alla mia etichetta Atomic Fire Records, e su questa base sono stati creati l’artwork finale e il titolo dell’album”.
Non ci sono dubbi: il titolo, l’artwork e le nuove canzoni si adattano perfettamente a MSG come la sua caratteristica Flying V si adatta a Michael Schenker!
MSG TOUR 2022
Michael Schenker * Ronnie Romero * Steve Mann * Barend Courbois * Bodo Schopf
27.04.2022 FI – Helsinki, Vanha Yo-talo
29.04.2022 SE – Stockholm, Fryshuset Klubben
30.04.2022 NO – Oslo, Vulkan Arena
01.05.2022 DK – Kopenhagen, Amager Bio
03.05.2022 NL – Zoetermeer, De Boerderij
04.05.2022 GER – Bochum, Zeche
05.05.2022 CH – Pratteln, Z7
06.05.2022 GER – Speyer, Halle 101
07.05.2022 FR – Cleon, La Traverse
10.05.2022 ES – Madrid, La Riviera
11.05.2022 ES – Barcelona, Razzmatazz 1
12.05.2022 ES – Pamplona, Totem
14.05.2022 IT – Fontaneto d’Agogna (NO), Phenomenon
15.05.2022 IT – Roma, Largo Venue