A distanza di qualche anno i torinesi Proliferhate tornano con il singolo intitolato “Anatomia dell’Incubo”.

Nati nel 2012 appunto a Torino, la band ha pubblicato due album “No Man’s Memory” e “Demigod of perfection”. Il nuovo lavoro della band con questo nuovo singolo proietta in un mix di prog e black metal tendente a uno stilo che richiama parecchie influenze alla Opeth con un cantato, però, in italiano.

Su “Anatomia dell’Incubo” ecco alcune considerazioni che filtrano dalla band.

Il racconto in breve:
Durante una passeggiata in campagna un prete costringe due ragni a combattere, come fossero due gladiatori. Gli insetti combattono ferocemente e, alla fine, il più piccolo muore. L’uomo a quel punto si pente ma è troppo tardi: dietro di lui sente qualcosa che lo sta osservando.

Videoclip:
La figura incappucciata impersonifica una figura identificabile come Dio (il prete in questo caso) che costringe la marionetta a fare ciò che lui vuole senza possibilità di ribellarsi (nel racconto costringe i due ragni a combattere senza pietà).