Anno Domini 2021, dopo un lungo peregrinare sulla Terra alla scoperta di abomini e infedeli, il Sommo Inquisitore varca il suolo italico del metal sovrano.
Una creatura tutta firmata Giuseppe Cialone che incarna a tutti gli effetti il Sommo Inquisitore, già co-fondatore e voce della band Rosae Crucis, con all’attivo quattro album, diversi singoli e una importante attività live alle spalle.
Giuseppe si dedica completamente, durante il periodo del lockdown, ad un progetto singolare, legato alla sua passione per il periodo più buio del Vecchio Continente, e fortemente ispirato dai libri di Eymerich l’Inquisitore, coadiuvato nel progetto da musicisti come Andrea Mattei, chitarrista versatile e virtuoso che ha anche interamente registrato il disco nel suo studio (Trick Studio di Tivoli), Andrea Romanzi al basso (tournista e contrabbassista in diverse formazioni) e Piero Arioni (già nei Rosae Crucis e negli Exiled On Earth) alla batteria.
Nel 2021 vede la luce “Anno Mille”, un disco accolto dalla critica in maniera molto positiva e con curiosità, vista anche la parte scenica del combo, che vede i musicisti indossare tuniche di scena e il Sommo Inquisitore in tutta la sua oscura forma.
Nell’autunno 2023 è prevista l’uscita del nuovo album, “Aerarius Faber Artifex”, prodotto come il precedente da Giuseppe Cialone e registrato insieme ad Andrea Mattei nel suo Trick Studio e che uscirà su Elevate Records
Nel nuovo disco il combo viene affiancato da un altro virtuoso, già chitarrista di tantissime formazioni metal, Giuseppe Marinelli (Gia nei Neverdream e attualmente negli Exiled On Earth, progetto solista di Tiziano Marcozzi, altro chitarrista dei Rosae Crucis).
Il nuovo disco è una produzione ancora più veloce, con una serie di inserti corali e orchestrali molto importanti che rendono ancora di più l’atmosfera cupa del Medio Evo senza tralasciare la potenza dell’Heavy Metal classico in cui affoga completamente il disco, tra passaggi neoclassici a sferzate più power metal, con qualche affondo importante nel Folk Metal.Il disco, intitolato “Aerarius Faber Artifex”, in onore della professione storica della famiglia dei Cialone che Giuseppe ha ereditato totalmente, venendo definito dalle associazioni storiche romane “uno degli ultimi grandi fabbri e forgiatore d’Italia”, prevede un totale di 8 tracce di cui vi daremo presto una descrizione accurata.