È uscito il video-clip di “Nanga Parbat”, singolo estratto da “Face The Giant”, l’ultimo album degli STROMCROW edito da Vacula Production:
Progetto ambizioso nel quale il gruppo, ambasciatore di un Black Metal feroce ma introspettivo, si è cimentato nel rappresentare nella sua componente visiva e concettuale le sensazioni trasmesse dal brano. Istinti primordiali, Isolamento, solitudine e smarrimento permeano ogni nota ed ogni immagine di questo videoclip.
La produzione è stata affidata allo stesso Goraath, già batterista della band e videomaker, e alla sua casa di produzione, lo Studio BlackD .
Sono stati effettuati vari sopralluoghi per la scelta delle location, ambientazioni che fossero in grado di veicolare le percezioni naturali presenti in esse, senza l’ausilio di computer grafica, con un grosso impegno da parte del team per il trasporto dell’attrezzatura verso i set e per l’allestimento.
Di seguito le parole del musicista e produttore: “Ad alte vette corrispondono smisurati abissi. La storia si snoda fra ghiacciai tormentati e buie gole di roccia, un viaggio apogeo e ipogeo la cui destinazione resta comunque il “sé” più profondo. Il Nanga Parbat è una delle 14 vette del pianeta che superano gli 8000m, non è la più alta, ma è la montagna più grande dell’intero globo. Le vicende della sua prima salita, portata a termine dall’austriaco Hermann Buhl, mi hanno affascinato a tal punto da spingermi a scrivere questo brano.
Buhl parte per la vetta da solo nel cuore della notte, disubbidendo a ogni ordine, e si ritrova proiettato in un deserto glaciale in cui la percezione della misura è impossibile. Raggiunge la vetta e, colto dalle tenebre sulla via del ritorno, passa la notte all’aperto in piena “zona della morte”.
Durante la discesa viene colto da allucinazioni, sono apparizioni di compagni fantasma, litigi e dialoghi con la propria ombra, fino a riuscire a trascinarsi al campo base con mani e piedi congelati.
Volendo rappresentare questi ghiacci spietati e queste vette smisurate, la scelta d non poteva che cadere sulla Parete Est del nostro Monte Rosa: 2000 metri di colate glaciali si uniscono per confluire nel Ghiacciaio del Belvedere, teatro delle riprese, effettuate anche con l’ausilio di droni.
Abbiamo scelto invece di collocare la band nel sottosuolo, in assenza quasi totale di luce, all’interno degli spettacolari Orridi di Uriezzo, gole spettrali scavate dall’azione inesorabile di ghiaccio e acqua.
In entrambi questi luoghi è palpabile l’incrollabile potenza creatrice e distruttrice della natura, e l’uomo viene riportato necessariamente al suo, forse unico, ruolo esclusivo di “occhio”, di testimone, e alla sua più grande missione di cercatore di sé stesso, in bilico fra vette lucenti e anguste profondità”
La produzione del video di “Nanga Parbat”, oltre ai vari sopralluoghi, ha impiegato 10 giorni di riprese in totale e oltre 100 ore di post-produzione.
Da menzionare, preziosi per la realizzazione del video:
Simone Marzullo (ARGESH, ADVERSAM, HHG), attore e assistente alle riprese in alcune scene.
Aracne, per le scenografie, allestimenti e coordinamento team.