Ci lamentiamo delle assurdità in Italia… degli eventi che scompaiono, delle bands non pagate, della scena furbesca… ma dopo tutto c’è chi sta peggio.

Il tour americano dei TAAKE è stato completamente cancellato.

Minacce di Antifa, paure, ignoranza… c’è di tutto. Ecco un estratto tradotto del lungo comunicato della band, pubblicato sulla pagina facebook:

“È con immenso dispiacere che vi informiamo che il tour negli USA dei Taake è stato cancellato. Nonostante tutte quelle persone che si sono ribellate ed hanno provato ad aiutarci a salvare il tour, persone alle quali siamo più grati di quanto possiamo esprimere, il tempo e la logistica semplicemente non giocano a nostro favore. Non è stato un nostro volere cancellare, ma la decisione ci è stata imposta dalle attività illegali dell’Antifa e dei suoi sostenitori, i quali hanno fatto pressione ai locali ed verso i promoter per cancellare gli spettacoli.  Tale pressione, va detto, è stata spesso accompagnata da minacce di violenza verso sia quelli coinvolti nell’organizzazione, sia verso i fans che partecipavano (senza citare le bands partecipanti…). Perché tali minacce non siano state riportate dalla polizia, rimane un mistero.

Lo abbiamo spiegato in tante, tante occasioni, la storia dietro le cause di questo problema, e ci sono tanti articoli sulla stampa o sui sociale dove potete leggerne la verità, … ma per giustizia e chiarezza ribadiamo che i Taake non sono mai stati e non saranno mai una band nazista. Però vogliamo fare luce sulla cancellazione di questo tour.

Questo annullamento è sfortunato per varie ragioni, non solo per le bands che partecipavano. Non solo per i lavoratori americani con famiglie da mantenere e conti da pagare che hanno perso un necessario guadagno a causa di questi fatti. Non solo per i fans che volevano vedere le bands. Non solo per gli amanti della musica in generale. Ma, anche, e principalmente, per l’America stessa.

Perché? Perché si tratta della definitiva dimostrazione di come, tramite la diffusione di bugie, la disinformazione e le accuse infondate, con credibili minacce di violenza, una minoranza di fanatici di sinistra sono in grado di modificare l’agenda di una maggiorità, togliendo agli amanti della musica la loro libertà di vedere un concerto e fare le proprie attività quotidiane senza la paura di rappresaglie.

E questi fanatici non si fermeranno quando avranno distrutto i deboli obiettivi dall’Europa o dalle altre parti del mondo. Il loro prossimo obiettivo sarà la musica Americana, l’arte Americana, la letteratura American, il teatro Americano, il cinema Americano. Qualsiasi cosa, infatti, che non aderisce strettamente alle loro visioni. E se questo vi fa ricordare la caccia alle streghe di McCarthy, è perché è ESATTAMENTE quel che è.

Mentre nessuno di noi biasima i locali per la cancellazione, in quanto sono spaventati dalla violenza, vogliamo deplorare le scuse presentate da alcuni di loro. Il desiderio di “proteggere” il proprio pubblico ed il proprio staff, per creare “posti sicuri” non è una necessità richiesta dalle bands coinvolte, e nemmeno dai fans. È il teppista mascherato dietro l’Antifa e le altre organizzazioni come loro, sono loro che creano la minaccia. E forse dobbiamo ricordare a quei locali che molti generi musicali di oggi esistono grazie a quegli altri piccolo locali che un tempo hanno osato opporsi dando spazio a quei musicisti che hanno dato vita al Blues o al Jazz, ovvero la base di molta della musica odierna.

Vogliamo anche parlare di celebrità come  Talib Kweli,  il quale è stato sufficientemente triste da lasciarsi prendere in giro dalle bugie dall’Antifa, tanto che le sue dichiarazioni risultano diffamatorie. Il suo cuore sarò stato erroneamente posizionato nel posto giusto, ma il suo cervello, e i suoi legali, non lo erano proprio. Se avesse verificato i fatti si sarebbe reso conto di essersi messo nella posizione di quello che non sa, non capisce o che proprio non si interessa ai fatti che vengono facilmente manipolati da altri a proprio vantaggio.

Dovremmo anche citare quelli della stampa che hanno fallito nel verificare i fatti o che non si sono presi la briga di contattare noi o chiunque altro per avere l’altra faccia della storia. Semplicemente sono andati avanti con il paraocchi scrivendo dichiarazioni diffamatorie. Questo è giornalismo irresponsabile delle peggiori forme, e non possiamo parlare di editor senza esperienza in qualche webzine. No, stiamo parlando di pubblicazioni di lunga tradizione e (un tempo) rispettabili. Le loro azioni mostrano il totale disprezzo che hanno per i fatti e la mancanza di rispetto che hanno per i loro lettori.

Per concludere, una nota positiva. Vogliamo veramente ringraziare chi è stato dalla nostra parte, specialmente i locali che hanno rifiutato le intimidazioni, e quelli che si sono fatti avanti per offrirci alternative agli spettacoli cancellato. Abbiamo ricevuto messaggi da tutto il mondo, da gente di qualsiasi religione o partito politico: gente che non solo offriva il proprio supporto, ma che offriva un concreto aiuto. E non stiamo parlando solo dei nostri fans. Siamo stati contattati da gente che ha ammesso di non aver mai sentito parlare di noi, o gente che odia il black metal, o che anche non apprezzano i Taake, ma che si sono comunque sentiti in dovere di farci conoscere il disgusto che provano per il modo in cui gli Antifa, e loro simili, esigono un’appassionata aderenza alla loro agenda, e puniscono chiunque li sfida, calpestando la libertà di decidere da soli degli americani.

Cari mici, non è necessario scusarsi per le bugie e le azioni di un gruppo marginale. Voi siete la maggioranza, voi siete quelli che rifiutano di chinare la testa innanzi a quelli che vogliono dettare il modo secondo il quale dovreste vivere le vostre vite, davanti a quelli che tentano di limitare le vostre libertà. Solo voi potere concretamente fare qualcosa contro tutto questo.

Taake”

 

It is with great regret that we have to inform you that Taake's US Tour has been cancelled. Despite all those…

Pubblicato da Taake su Mercoledì 28 febbraio 2018