I The Dead Daisies lanciano il nuovo singolo “Boom Boom”, versione grintosa e potente di un celebre classico di John Lee Hooker. Uscito oggi (QUI) tramite SPV GmbH Germania, il brano è l’ultimo estratto dal prossimo album blues della band, “Lookin’ For Trouble”, in uscita il 30 maggio.
“Boom Boom” incarna l’atteggiamento e l’anima dell’originale di Hooker, ispirato al periodo trascorso al leggendario Apex Bar di Detroit, dove la barista Willa era solita rimproverarlo con un «Boom boom, sei di nuovo in ritardo!» — una frase che ispirò uno dei suoi maggiori successi. Ora i The Dead Daisies riprendono quello stesso spirito ironico e il ritmo travolgente in una versione ad alto voltaggio. «Pensava fosse un titolo perfetto e scrisse il brano», racconta il frontman John Corabi. «Lo incise con i leggendari Funk Brothers, la session band della Motown, e non potevamo lasciarci scappare l’occasione di dargli la nostra interpretazione!». Il risultato è un inno blues carico di riff, un tributo che porta con sé il marchio inconfondibile dei The Dead Daisies.
“Lookin’ For Trouble” esce il 30 maggio per SPV GmbH. Nell’album la band stravolge classici come Going Down (Freddie King) e Black Betty (Lead Belly), dando il loro tocco potente a questi pilastri del blues. La scaletta include anche reinterpretazioni infuocate di Born Under A Bad Sign (Albert King), Sweet Home Chicago (Robert Johnson) e The Thrill Is Gone (B.B. King), ognuna rivisitata con il caratteristico graffio e l’intensità dei The Dead Daisies.
«Questo album è la nostra lettera d’amore al blues,» dice John Corabi. «La prima volta che l’ho ascoltato è stato grazie a band come i Led Zeppelin e i Rolling Stones. Più scavavo nella storia dei miei eroi, più mi immergevo nelle radici di questa musica. Il blues è l’anima del rock’n’roll — è in tutto ciò che facciamo.»
Il chitarrista Doug Aldrich aggiunge, «Abbiamo registrato queste canzoni dal vivo, nella stessa stanza dove hanno registrato tante leggende. Si trattava tutto di feeling — catturare quella ruvidità e quell’autenticità che rendono il blues così potente.»
“Lookin’ For Trouble”:
I’m Ready (Muddy Waters)
Going Down (Freddie King)
Boom Boom (John Lee Hooker)
Black Betty (Lead Belly)
The Thrill Is Gone (B.B. King)
Born Under A Bad Sign (Albert King)
Crossroads (Robert Johnson)
Sweet Home Chicago (Robert Johnson)
Walking the Dog (Rufus Thomas)
Little Red Rooster (Howlin’ Wolf)