Il primo titolo dell’anno per Tsunami Edizioni, pubblicato in co-edizione con Agenzia Alcatraz, è un saggio dedicato allo stretto rapporto tra Stephen King e la musica. Un saggio “bidirezionale”, che analizza sia la musica che ha ispirato il Re indiscusso della letteratura horror, sia quella che lui ha ispirato con le sue opere in musicisti e autori di ogni genere e provenienza.
Ecco tutti i dettagli dell’opera.
Giuseppe Cucinotta, “La Musica di Stephen King”
Stephen King è un’immensa enciclopedia musicale, e tutta la sua produzione può essere letta attraverso i continui riferimenti che il Re fa ad artisti, band e canzoni, rendendo in alcuni casi la musica l’assoluta protagonista delle sue storie.
Ma non è solo passione, è anche una questione di stile. Come scrive Giuseppe Cucinotta, «la potenza delle reference musicali di King, nella maggior parte dei suoi romanzi e racconti, è l’arricchimento della narrazione con dettagli che possono sembrare superflui, ma che permettono alla storia di evolversi in maniera ultra-realistica e creano un legame, anche divertente, con il lettore». E indagarle e scovarle sa aprire spiragli inediti anche su storie che noi lettori conosciamo a memoria, o su rapporti personali – come quello tra il Re e Bruce Springsteen – che durano da decenni.
Per non parlare poi dell’elenco potenzialmente sterminato di gruppi e artisti che proprio a Stephen King si sono ispirati per la propria musica: Metallica, Anthrax, Ramones, AC/DC, Nightwish, per citarne solo alcuni. E infatti non vengono lesinati gli aneddoti, spesso narrati dalla viva voce dei protagonisti: come quella volta che i Ramones andarono a cena con King e, nel giro di un paio d’ore, il loro leggendario bassista Dee Dee scrisse il testo della notissima ‘Pet Sematary’. E sapevate che uno dei più grandi collezionisti di opere kinghiane è proprio il chitarrista degli Anthrax, Scott Ian?
Non manca nemmeno la storia dei Rock Bottom Remainders, ovvero la band di “rock letterario” in cui Stephen King si cimenta come chitarrista, un gruppo che «Suona musica come i Metallica scrivono racconti», come dirà lui stesso.
La Musica di Stephen King indaga questo strettissimo rapporto a doppio filo tra la letteratura del Re e la musica, questo continuo interscambio senza soluzione di continuità e senza appiattimento su un unico genere – dal rock al pop, dal punk alla musica per spettacoli teatrali, l’influenza di King (e su King) è qualcosa che prescinde dal tipo di sonorità. È vera trasversalità, e non poteva essere altrimenti.
In libreria dal 28 febbraio
20 euro, 224 pagine
Tsunami Edizioni, Le Tormente 22Giuseppe Cucinotta è giornalista musicale da oltre dieci anni, fondatore e direttore della rivista culturale Pinknoises.it, collaboratore e videomaker per il Corriere della Sera e ufficio stampa per live club e band. È autore di Sono nulla ma devo essere tutto (Arcana, 2023), sulle connessioni fra punk, politica e società, e di Big little lives. Le grandi band nei piccoli club italiani (Arcana, 2024). Quando non ascolta musica o scrive di concerti, legge Stephen King.
Il libro è arricchito dalla prefazione di Roberto Recchioni, celebre fumettista già sceneggiatore, tra gli altri, di Diabolik e Dylan Dog.
La grafica di copertina è di Luca Martinotti, SoloMacello.