Un viaggio spazio-temporale di 10 brani nel nome del new progressive rock tra la musica e l’astronomia, un desiderio di raccontare attraverso la musica stessa il suono dei pianeti.

Il 17 Dicembre 2012 è ufficialmente nato il progetto della WAKING SLEEPER BAND, con la prima sessione di prove dei musicisti che da Marzo 2013 sono stati protagonisti dello showcase di presentazione dell’omonimo Cd di brani inediti uscito a Giugno 2012.

L’album “The Waking Sleeper” è stato presentato dal vivo in diverse occasioni (titolo dal quale la band stessa ha preso il nome), in particolare a Marzo 2013 al Teatro La Claque di Genova, al Fim di Villanova d’Albenga e al Muddy Waters di Calvari (GE) a fine Maggio ed in seguito al Garden dell’Hotel Europa a Luglio dello stesso anno.

Dall’inizio del 2014 la band ha partecipato a Gennaio ad un rock contest al Teatro La Claque di Genova, per poi prendere parte, il 17 Maggio, al 2° Riviera Prog Festival in occasione del Fim di Genova al Palasport.

A partire da Settembre 2015, la Waking Sleeper Band ha iniziato le sessioni di registrazione del nuovo progetto musicale legato ad Oscar Wilde, “Form & Appearance”, pubblicato il 15 Aprile 2016, a cui sono seguiti diversi spettacoli di presentazione, come la versione acustica presso Palazzo Imperiale il 15 Aprile, il live al Balera il 20 Maggio, il concerto al Teatro Carignano il 19 Giugno, il live unplugged al Garden dell’Hotel Europa a Rapallo il 16 Luglio ed infine il 9 di dicembre la Waking Sleeper Band in concerto al Teatro Von Pauer, occasione per presentare in anteprima il videoclip del nuovo singolo “Show me”, tratto dall’album “Form & Appearance”.

Nel 2018 e 2019, quali anticipazioni del nuovo disco della Waking Sleeper Band, sono stati pubblicati i due singoli “Planetarium” ed “Astral Mathematics”, facenti parte del nuovo concept.

Questo progetto che sta per essere pubblicato nei primi mesi del 2023 chiude la triade iniziata con “The Waking Sleeper” e proseguita con “Form & Appearance”, abbracciando questa volta due mondi solo apparentemente così distanti tra loro: la musica e l’astronomia, ancora una volta nell’ottica della multidisciplinarietà di un progetto.

“Planetarium” è il cardine di tale nuova prospettiva, rappresentando attraverso la musica ed i testi una rassegna delle varie visioni del cosmo, dal lontano mondo greco sino ai giorni nostri, attraverso i suoi più celebri ed innovativi scienziati.

Il percorso musicale di questo nuovo progetto prende spunto iniziale dalle tendenze che il prog-rock espresse sin dai primi anni ’80, dove sia band storiche del genere come gli Yes, i Genesis e non solo voltarono pagina razionalizzando la loro creatività in modalità più semplificate, sia nuove formazioni, come ad esempio i Marillion, cercarono di proporre un prog sicuramente meno virtuosistico e ridondante, di certo sicuramente più fruibile al grande pubblico.

In questo contesto si inserisce la novità del nuovo lavoro della Waking Sleeper Band, dove caratteristiche tipiche da sempre del prog quali i cambi d’atmosfera, lo studio della coralità sia nelle parti vocali che negli arrangiamenti strumentali, l’attenzione particolare per le parti pianistiche e tastieristiche, si inseriscono e si fondono in maniera innovativa e complementare con le ritmiche molto essenziali, asciutte e spesso particolarmente sincopate delle linee di batteria, basso e chitarra, queste ultime contraddistinte da sonorità molto particolari.

Questo progetto, in linea con i due precedenti della Waking Sleeper Band, rappresenta un vero e proprio concept: sul piano dei contenuti espressi dai testi dei brani presenta un viaggio spazio-temporale di 10 brani nel nome del new progressive rock tra la musica e l’astronomia, un desiderio di raccontare attraverso la musica stessa il suono dei pianeti, la visione umana dell’universo e l’evoluzione delle teorie che hanno provato ad interpretarlo e descriverlo come certo e inconfutabile, un percorso che parte da Pitagora, Aristotele, Archimede e Tolomeo per giungere sino all’età moderna con Copernico, Galileo, Keplero e Newton, approdando quasi ad oggi con Einstein ed Hawking. Ad ogni brano del progetto viene associato uno scienziato e le sue relative teorie astronomiche, dove vengono di volta in volta citate le più conosciute visioni del cosmo, dalla teoria eliocentrica a quella geocentrica, dalla relatività ai buchi neri.

Line up:

Maurizio Antognoli, Pianoforte e Voce

Marco Fuliano, Batteria

Simone Carbone, Basso

Andrea Kala, Chitarra elettrica

Roberto Ferrari, Synth, Tastiere