C’è stato un tempo in cui la foresta primordiale avvolgeva questo regno dell’isola in uno splendore arboricolo; dalle bianche scogliere di gesso a sud ai laghi scuri nell’estremo nord, da costa desolata a costa desolata. Sotto il suo vasto baldacchino i signori dei lupini governavano la penombra, i grandi lupi del crepuscolo e dell’ombra – cacciatori di vivi, divoratori di morti, re delle tenebre. Il loro tempo è passato, come tutti i tempi, cacciati dai loro palazzi boscosi dal fuoco e dalla spada, gettati dalla regalità all’oblio. Ma quando cala il crepuscolo, i loro fantasmi corrono ancora tra i resti dei nostri boschi, i deboli echi delle loro grida cavalcano i gelidi venti della memoria.
Le tre canzoni che compongono il nuovo EP della atmospheric black metal band WOLVENCROWN, “A Shadow Of What Once Was”, riassume i sensi, avvolgendo l’ascoltatore in strati di sogno e di memoria, evocando il profumo delle foglie cadute, il tocco delle nebbie serali e l’ululato del branco nella fredda brezza notturna.
Questa band è composta da cantastorie, bardi e il potere e l’emozione che irradiano da questo nuovo capitolo della loro avvincente storia sono mozzafiato.
Per alcune band un EP potrebbe rappresentare una pubblicazione intermedia, un riempitivo di tempo tra il serio lavoro di album completo, ma per Wolvencrown è un portale verso nuove visioni, una nuova opportunità per esplorare e creare qualcosa di vitale, vivo e assolutamente essenziale.
Questa è una release da amare, un oscuro tesoro da scoprire. Questo è un incontro casuale su un sentiero di mezzanotte con re morti da tempo le cui ombre sono rapide e con denti affilati…
Ecco una anticipazione:
“A Shadow Of What Once Was” uscirà il 26 febbraio per Clobber Records.
La copertina è di Joan Llopis Domenech (Lustre, Sojourner, Ruadh, ecc).
Copertina e tracklist:
01. A Shadow Of What Once Was part 1
02. A Shadow Of What Once Was part 2
03. Coming To An End