MORK – “Syv”
(Peaceville) Settimo sigillo per i norvegesi Mork, sempre fedeli alla loro dimensione, al loro black, alla loro immagine, incuranti delle evoluzioni, delle modernità dei trend attuali. (altro…)
(Peaceville) Settimo sigillo per i norvegesi Mork, sempre fedeli alla loro dimensione, al loro black, alla loro immagine, incuranti delle evoluzioni, delle modernità dei trend attuali. (altro…)
(Avantgarde Music) Release inconsueta per la casa discografica italiana la quale etichetta in modo forse un po’ sommario questo disco come ‘Synthwave dalla Finalndia’; (altro…)
(Antiq Records) Dopo due album in due anni e a soli sette mesi dal secondo, Hyver, la voce dei Véhémence, pubblica questo EP intitolato “Fonds de Terroir” con all’interno quattro pezzi. Hyver fino ad oggi ha proposto attorno al nucleo black metal del proprio sound anche l’ambient fatto con sintetizzatori ed elementi sinfonici, ma (altro…)
(Chaos Music / SelfMadeRecords / Earache Digital Distribution) Nonostante siano in giro da una ventina di anni, non avevo mai sentito parlare dei The D.O.O.D., formazione composta da elementi di diversa estrazione musicale con base a Sarasota, Florida. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Production) I francesi Aorlhac, o per meglio dire Occitani, sono ormai in circolazione -pause a parte- dal 2007, con all’attivo tre album anticipati da un EP (in seguito all’inevitabile demo) di debutto. (altro…)
(By Norse Music) Miti, folklore, anche cultura e tradizioni e non marginalmente le atmosfere della Norvegia, nonché di quelle scandinave, trovano posto nella musica dei Kalandra da oltre dieci anni. La band capitanata dalla celestiale voce di Katrine Stenbekk vede elementi di nazionalità appunto norvegese ma anche svedese. Un suonare che (altro…)
(Marian Whores / The Circle Music) Un disco invitante “Intoxicating Embrace” e viene proposto dai londinesi Pink Panther Project. Doppio album nel quale questa creatività gothic ed electro-industrial fonde atmosfere, stati d’animo, serialità dei suoni per delle composizioni ordinate che fluiscono leggere ma decise. Pezzi anche ballabili, alcuni, con (altro…)
(Svart Records) Sami Hynninen, il leggendario Witchfinder (Reverend Bizarre, The Puritan, The Candles Burning Blue), torna nuovamente con il suo progetto più ambizioso, più personale, più dannatamente espressivo. È un doppio album, forse un quadruplo, ottanta minuti di musica fuori da ogni genere, ogni stile, ogni fottuta classificazione. (altro…)
(AOP Records) Settimo sigillo per i tedeschi Agrypnie, i quali celebrano anche il ventennale della loro carriera. Un po’ epici, decisamente suggestivi, dannatamente violenti e travolgenti, ma capaci di parentesi ricche di senso emozionale. (altro…)
(Pulverised Records) Le band di questo split targato Pulvirised Records sono della zona di Barcellona. I Jade offrono tre pezzi e un death/doom vivace, con buoni spunti melodici e una capacità di osare tra arrangiamenti, melodie che sovrastano muri ritmici e ambientazioni orride. “Third Creation” sono otto minuti di fuoco: vampate (altro…)
(Candlelight Records/ Spinefarm Records) Nell’arcaica Inghilterra l’arrivo della prima luna piena invernale era detto ‘winterfylleth’. Figli di Manchester, i Winterfylleth hanno portato avanti negli anni il loro bagaglio culturale, storico, popolare. Loro sono il black metal pagano e viscerale d’Inghilterra che pochi anni fa hanno reclutato il nuovo chitarrista (altro…)
(AOP Records) Un altro disco da questa tetra entità tedesca, il quarto sigillo, in quindici anni di carriera. Legati indissolubilmente al black anni ’90, i Firtan impongono una costante evoluzione al suono, tendendo al prog ma rimanendo indissolubilmente violenti e feroci, materializzando ancora una volta una gamma sonora poliedrica, tanto profonda quanto aggressiva. (altro…)
(AFM Records) Quindicesimo album in quarant’anni di carriera per Flotsam And Jetsam, band unica nel suo modo di unire in maniera davvero convincente l’irruenza e la velocità del thrash con uno spiccato senso melodico, mettendo in mostra negli anni una versatilità più unica che rara, spaziando dal thrash tout court degli esordi a sonorità più mature e riflessive, come nel particolare e meraviglioso “Ugly Noise” (recensione QUI), tornando nuovamente al thrash negli ultimi anni con “The End Of Chaos” e “Blood In The Water” (recensione QUI). (altro…)
(Season Of Mist) Da Century Media passano alla Season Of Mist questi artigiani della musica texani chiamati Oceans Of Slumber. Al microfono Cammie Gilbert, una cantante che potrebbe ben dedicarsi al soul/jazz e invece no, lei è la gemma incastonata in queste trame lavorate nelle quali il metal e in certa misura anche il rock, vengono espansi da un (altro…)
(W.T.C.Productions) Trentesimo anno di attività per i finlandesi Horna, trent’anni di devastazione, di black metal efferato, brutale, sicuramente ricercato ma diretto, micidiale, letale, attraverso le tre incarnazioni dei tre frontman che si sono avvicendati: Werwolf, poi Corvus, fino l’attuale Spellgoth, in forza per oltre la metà della storia della band. (altro…)
(Xtreem Music) Atteso per il 1° novembre “Flesh Requiem”, il nuovo album che i Paganizer pubblicheranno con la Trascending Obscurity nel mese di settembre, Rogga Johansson e soci presentano anche un EP apripista all’album, ma non esattamente al prossimo bensì a quello che uscirà nel 2025 e proprio con Xtreem Music. Etichetta con (altro…)
(Massacre Records) La lavorazione del secondo album dei Mordkaul si sviluppa tra il 2022 e l’anno seguente, registrandolo in due posti diversi e il tutto poi stato maneggiato con cura attraverso mixaggio e masterizzazione, da Dan Swanö. “Feed The Machine” assume così la sua forma finale, cioè una celebrazione del tipico swedish death metal (altro…)
(Werewolf Records) Pur rimanendo estremi, inospitali, e deviati, con il settimo album in carriera i finlandesi Förgjord forgiano un sound meno distruttivo, meno lo-fi, più curato, più teatrale e, indubbiamente, più oscuro. (altro…)
(Prophecy Productions ) Beyond the Gates 2024. Prima esibizione dei Trelldom dal 1992 ad ora. Il contesto è un festival black metal, il front man è Kristian Eivind Espedal, ovvero Gaahl… i tre dischi precedenti (usciti nel 1995, 1997 e 2007) sono vero black metal norvegese… cosa potrà mai andare storto? (altro…)
(Autoproduzione) Giungono al quinto album i thrashers Mindwars, ora diventati un trio dopo l’uscita dalla formazione di Danny Pizzi, l’unico a vivere in Italia con il resto della band ubicato negli Stati Uniti, cosa che rendeva difficile pianificare i vari impegni, in primis le date dal vivo. (altro…)
(Antiq) Come se del black metal fosse suonato all’interno di una tempesta di neve. Viene alla mente questa immagine ascoltando il debutto di Tour D’Ivoire, perché il suono arriva compresso e offuscato, come certe tipiche registrazioni del black metal manifestato in maniera ruvida e volutamente approssimativa, dozzinale a volte impropria. Con un (altro…)
(Inside Out Music) Mai prevedibili, mai legati ad uno standard sonoro. Il loro nuovo disco è un ulteriore passo in avanti, o semplicemente un passo nella direzione che la band preferisce: un album più orientato alla chitarra, forse più pesante, più introspettivo ed pure oscuro, grazie al corposo uso dell’elettronica. (altro…)
(Avantgarde Music) Juuso Peltola, musicista finlandese già in azione con Old Sorcery, Warmoon Lord e altri, si cimenta come Oneironaut per creare mondi sonori sconosciuti, attraverso un largo uso di sintetizzatori datati. Un’esperienza sonora non dissimile da certe cose udite dai tedeschi negli anni del krautrock, ovvero la kosmische musik. Tutto ciò (altro…)
(Magnetic Eye Record) È tempo di anniversari! Dieci anni esatti dalla pubblicazione per mano della Magnetic Eye, del debutto dei doomsters inglesi Elephant Tree, intitolato “Theia”. (altro…)
(Chaos Records) Maurice de Jong, noto per essere il pilota del progetto Gnaw Their Tongues e di qualche altra incarnazione, si cimenta ora con questo nuovo progetto – il cui nome vuol dire ‘fossa comune’ in olandese – che vuole mettere in scena qualcosa che leghi insieme il black metal con l’industrial. “The/Deholyfied” presenta chitarre affilatissime, distorte in maniera rumorosa e con basi ritmiche (altro…)
(NoEvDia / The Ajna Offensive) Una band coinvolgente in giro ormai da venti anni e ancora capace di mischiare più atteggiamenti musicali conferendovi però quel tipico sound proprio, immediatamente riconoscibile. Per quanto oscuro e duro, frenetico e teso, quello del combo di Grenoble è una miscellanea di intenti sonori che ubbidiscono (altro…)
(The Dead Daisies Pty Ltd. / SPV) BANG! Finalmente un po’ di buon senso! I The Dead Daisies di David Lowy e Doug Aldrich, nella loro infinita ricerca della line up ideale,, riportano al microfono l’unico vero vocalist che risulta perfetto per questo hard & heavy, per questo sleaze, per questa potenza sonora senza ritengo: John Corabi! (altro…)
(Hammerheart Records) Mat Davies, chitarrista, e Elizabeth Blackwell, cantante e bassista, sono gli abili autori di “Evil Remains”, nel quale si intrecciano riff di chitarra, colpi di basso, ritmi robusti volti a erigere un connubio tra heavy e doom metal. “Evil Remains” è il sesto album per i Castle a sei anni del precedente e con esso si ripresentano in (altro…)
(Avantgarde Music) La discendenza dei Negură Bunget prosegue e giunge al terzo impattante album in cinque anni di intensa storia (qui il precedente “Obârşie”), ed è ormai impossibile inquadrarne il genere, nonostante sia innegabile sia la provenienza dal black metal che l’evoluzione dallo stesso. (altro…)
(code666) Ben sei anni di silenzio per il duo brasiliano, composto da Luiz Felipe Netto e Igor Meira, il quale torna dunque con il terzo album che come il precedente vede l’insegna della nostrana code666. Piah Mater sono stati una soluzione prog death metal dalle movenze ben calibrate, nel 2024 però portano sé stessi a un livello senza troppe (altro…)
(Napalm Records) Tra i grandi a tracciare il solco del post rock da poco oltre vent’anni però con un suonare spesso algido. Grandi melodie, architetture scorrevoli con fasi che si tuffano in successive con delicatezza ma attraverso dinamismo. Sempre con una sistematicità levigata, curata ma straniante, un po’ fredda insomma. Non banali, rigorosamente (altro…)
(Massacre Records) Nuovo album e nuovo concept per Deliver The Galaxy, formazione tedesca giunta con questo al terzo full length. Da sempre appassionata di fantascienza, la band sassone ci narra di una invasione in terra sumera da parte da parte di extraterrestri, i quali, grazie alla loro tecnologia hanno aiutato la popolazione locale ad erigere le loro imponenti piramidi: un tema magari non originalissimo, ma sempre ricco di fascino. (altro…)
(Reigning Phoenix Music) Henri Sattler porta ancora avanti con orgoglio il vessillo God Dethroned, riuscendo a trasporre in questa anima contemporanea della band un po’ di tracce del tipico stile sonoro di questa formazione nata in Olanda diversi anni orsono. Alfieri del death metal negli anni ’90, il loro stile ha tracciato sonorità nere e (altro…)
(Karisma Records) Dopo innumerevoli album concepiti secondo i canoni più variegati, dopo una manciata di album cantastorie, di album por bambini o qualsiasi altra cosa passi per la testa dell’eccentrico Benediktator, ecco un album di puro vintage progressive rock, annegato in una profondissima dimensione psichedelica, strafatto di acidi, accecato da un caleidoscopio di colori abbaglianti generati da una delegazione improbabile di Troll senza meta e senza fissa dimora. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Avete in agenda il numero di un buon fisioterapista? No, anzi, di un buon ortopedico! Ve lo auguro! Perché dentro questi diciotto minuti scarsi, dentro questa furia assassina, in questo concentrato di aggressività perversa, le vostra povere ossa, in particolare spina dorsale la cervicale, saranno messe a dura, durissima, prova! (altro…)