THREAT – “Warped Reality”
(Autoproduzione) Debut album per Threat, formazione bulgara dedita ad un thrash decisamente old school con massicce dosi di speed metal. (altro…)
(Autoproduzione) Debut album per Threat, formazione bulgara dedita ad un thrash decisamente old school con massicce dosi di speed metal. (altro…)
(Autoproduzione / Ghost Record Label) Secondo album per Deadlock Crew, formazione triestina nata nel 1999, con l’intento di riunire alcune influenze musicali che spaziano dal thrash all’hard rock, passando per l’alternative. (altro…)
(AOP Records) Per il loro secondo album i Tomorrow’s Rain hanno scelto di fare le cose in grande. Una schiera di ospiti speciali adorna il lavoro, donando ancora più dinamicità ad un platter che in effetti era già dinamico di suo. (altro…)
(Prophecy Productions) Intensi, misteriosi, tanto eterei quanto impattanti. È il terzo album degli olandesi Dool, tra il rock e il metal, tra il post e il prog, tra il rock e una dimensione onirica della sfera musicale, dell’approccio lirico. (altro…)
(Visceral Circuitry Records ) Dal 2013 i Kouristus di Tampere, Finlandia, suonano un grindcore/hardcore punk che da quell’anno è stato diffuso attraverso release su formati (altro…)
(Zwaertgevegt) “Fantoom van de Deemsterburcht” è l’EP d’esordio di questo duo olandese chiamato Magistraal. Votati al black metal dei primi anni ’90, Magistraal incidono (altro…)
(Prophecy Productions) Un unico brano diviso in ben dodici movimenti, è questo il settimo disco del duo gothic metal tedesco composto da membri degli Empyrium. Un percorso sonoro inquietante, destabilizzante, sempre oscuro, sempre decadente in maniera grandiosa, esaltante, trionfale. (altro…)
(Masked Dead Records / Sulphur Music) La Sulphur Fanzine, in collaborazione con Masked Dead Records, pubblica in allegato al numero 2 questa cassetta contenente materiale vario degli (altro…)
(Boris Records) La Boris Records presenta questo split tra i Wormwitch di Vancouver e i Sadistic Ritual di Atlanta. I primi sono in attività dal 2015 e in questo split inseriscono (altro…)
(Godz Ov War Productions) I Soulcarrion sono di Varsavia e alla terza pubblicazione per la connazionale Godz Ov War Productions. In redazione è passato il precedente EP omonimo della (altro…)
(Personal Records) Americani, un trio, nel curriculum hanno un solo EP e finalmente giungono ad un debutto sulfureo, marcio, decadente, dannatamente tetro. È putrefazione quella viene diffusa dai riff lenti e profondi, dalla voce cavernosa, fino a quell’immagine tra macelleria e camera delle torture esaltata da un titolo eloquente: (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Sono gli statunitensi Crucifier gli autori di “Led Astray”, album che rappresenta il loro terzo album, all’insegna di un black-death metal oscuro, ruvido (altro…)
(Cruz Del Sur Music) Gli Attacker sono tra i nomi di maggior lustro della scuola heavy metal statunitense, nascono negli anni ’80, verso la metà, e l’ultimo album pubblicato risale solo al 2016, ovvero (altro…)
(Cruz Del Sur Music) Sono passati otto anni dal precedente album “Reflections” e prima ancora la band australiana della Tasmania aveva realizzato degli EP. I Tarot con il secondo (altro…)
(GMR Music) Terzo ed ultimo capitolo della trilogia iniziata nel 2022 per Man Machine Industry, progetto nato nel 2001 per mano del poli strumentista svedese Jhonny Bergman, inizialmente dedito ad un rock industriale, prima di cambiare stile ed orientarsi verso il metal dai marcati connotati thrash. (altro…)
(Metal Blade Records) Dopo avere lavorato con un’orchestra per “A Night at the Nordic House” di due anni fa, i vichinghi Týr decidono di dare una verniciata alle proprie idee (altro…)
(Season Of Mist) A quattro anni da “Obscene Repressed” i Benighted non sono altro che sé stessi, dunque una furiosa commistione tra brutal death metal, djent, grindcor/crust e blackened. “Ekbom” è (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Gli Heresiarch di “Edifice” sono della Nuova Zelanda. Pubblicano il secondo album che è una sfuriata di death/black metal ruvido con (altro…)
(Indie Recordings) Crescita senza limite per questa particolare realtà norvegese! “Solemn”, il loro quinto album, dimostra che i confini del death metal -per quanto progressivo o avant garde- sono ormai illimitati… e basta immergersi nella opener “Shadows Flap Their Black Wings” godendosi l’accostamento geniale di melodia dominante e fiati per capire che qui siamo su altri livelli; e non sto parlando del semplice inserimento di sample tratti da strumenti non convenzionali nel genere sopra ad una band che pesta, sto parlando di arrangiamenti concepiti con cinismo artistico travolgente, come si nota alla fine del brano, dove si rivela favolosa quella transazione della melodia dalla chitarra verso i fiati, questi poi supportati da una divisione ritmica prepotente, dimostrando un gusto semplicemente geniale. (altro…)
(Great Dane Records) Sono passati cinque anni da “Again” (recensione qui), secondo album dei veneziani Innerload, un lavoro che metteva in mostra un solido e potente metal tradizionale a cavallo tra NWOBHM e cavalcate vicine al thrash. (altro…)
(Elevate Records) Sono Talamandas di Holy Martyr e Enharioth di Shardana e The Blacktones a creare il progetto Astral Fortress, per quello che è una sorta di death-black metal di stampo si melodic ma con concessioni neo-prog. Questo vuol dire che Talamandas e Enharioth non sono calcificati ma prediligono variare le strutture (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions / La Harelle) Nonostante i dieci anni di esistenza, i francesi Mòr non sono mai veramente entrati in studio, se non per questo loro primo album; in precedenza tanta gavetta dal vivo, demo, pure un live album, rimanendo fedeli al loro stile il quale unisce la violenza del black metal con una vastità melodica la quale trova spunti da molteplici fonti, tra queste il death melodico, il viking, pure ipotesi di folk, dentro un turbinio di sensazioni fisiche e sonore accattivanti, travolgenti, tra l’altro arricchite da un produzione sincera, carnale, capace di metter in evidenza tutti i suoni, ogni strumento… un po’ come se si trattasse di un live che si svolge davanti all’ascoltatore, un live che spesso attraversa momenti trionfali, epici, splendidamente marziali, capaci di ipnotizzare la mente stimolando la carne. (altro…)
(Punishment18 Records) Debut album per i toscani Emberstar, nati tra il 2017 ed il 2018 per mano del cantante Jacopo Terzaroli ed il chitarrista Raffaele Muscatiello, i quali avevano già suonato insieme tra il 2001 ed il 2004 nella thrash metal band Earquake. (altro…)
(Osmose Productions) Meyhnach, il Lord che regna nel reame di Mütiilation, elargisce il suo settimo sigillo. “Black Metal Cult”, titolo che vuole essere ampiamente chiaro nel glorificare il credo a cui il musicista francese si è votato. Certo, lui viene anche da altre esperienze, Suicide Circle e Hell Militia, tra le prime che vengono in (altro…)
(Indie Recordings) Una band norvegese la quale, purtroppo, finora non si è mai avvicinata al mio range uditivo, anche perché con un moniker simile me la ricorderei, eccome. E mi ricorderei pure i loro dischi, roba intitolata “Misanthropical House”, “Algorithm & Blues” o “Research And Destroy”… album che già mi piacciono solo per il titolo (e relative copertine!). (altro…)
(Chaos Records) L’etichetta messicana racchiude in questo CD il primo demo “Exhumed Remnants” e il successivo EP “Whispered Morbidity” dei Degraved. Il primo è del 2020, l’EP dello scorso anno che con uno split pubblicato nel 2024 sono le uniche cose messe in commercio dalla death metal band di Seattle. Quattro i pezzi che (altro…)
(New Density Records) Nel 2023 i Coram Lethe di Siena, death metal con influssi prog, si sciolgono ma già nel 2021 alcuni membri della band si sono aggregati in questo progetto appunto denominato Charun. Ora pubblicano questo EP d’esordio che consta di cinque pezzi ovviamente di stampo death metal. Alla chitarra (altro…)
(Ripple Music) Questi mostri spaventosi di Detroit si presentano con il terzo album in carriera, nel quale esibiscono un doom-stoner dalle forti tinte nere. Non è difficile pensare a una sorta di black metal dalle finiture occasionalmente lisergiche o almeno doomeggianti in più scorci di “Apotheosis”. La voce è quella di Noah (altro…)
(Gymnocal Industries) Il greco Themis, meglio noto come Θ (‘theta’), ovvero Themistoklis Altintzoglou, si allea con l’amico batterista Manos G per dare vita a questa loro rivisitazione dark ambient delle loro esperienze in numerose band, una dimensione sonora puramente passionale, ispirata, emotiva. (altro…)
(Electric Valley Records) Terzo album per i bergamaschi Cancervo, forti di un doom classico, che non a caso viene introdotto da una sontuosa apertura di organi. (altro…)
(Eclipse Records) Con Anna Khristenko al microfono, una buona voce, gli Ana si presentano con questo EP per illustrare in maniera estesa la loro proposta symphonic/gothic metal. Di taglio moderno, estremamente melodico, resta però appunto tale, un symphonic metal fabbricato a Melbourne e non necessariamente influenzato da (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Dalla copertina non indovinerete mai il genere proposto da questo combo. Trattasi infatti di un death tecnico, sì, ma molto virante verso il brutal. (altro…)
(Iron Shield Records) Al secondo album in pochi anni di attività i bavaresi Lesson In Violence che prendono il proprio nome da una canzone degli Exodus, sicuramente una band di riferimento per i thrasher tedeschi che denotano anche qualche comunanza con i Vio-Lence e soprattutto i Testament. Circa (altro…)
(autoproduzione) Formati da Francesco Benevento (Sail Away e altri), chitarrista, i Bounced Back si presentano in questo loro full length autoprodotto con un personale hard rock e qualche tratto grunge. La voce al vetriolo di Giulio Abramo si affianca alla chitarra portante di Benevento e alle loro spalle la sezione (altro…)
(Epictural Production) Una dimensione glaciale e psicotica, complessa e tenebrosa quella tinta dai Mallephyr. Il terzo album della band è “Ruins Of Inner Composure” e svela un manipolo di musicisti dediti a un blackened death metal tirato all’estremo, con atmosfere appunto oscure e con quelle chitarre che hanno lineamenti (altro…)