DI’AUL – “EP II” (EP)
(MooDDoom Records) Si aggiunge un altro EP alla collezione degli italiani Di’Aul, i quali pubblicarono l’ultimo full length, pesantissimo “Abracamacabra”, già due anni fa (recensione qui). (altro…)
(MooDDoom Records) Si aggiunge un altro EP alla collezione degli italiani Di’Aul, i quali pubblicarono l’ultimo full length, pesantissimo “Abracamacabra”, già due anni fa (recensione qui). (altro…)
(Rockshots Records) Pensavo di essermi perso per strada, visto che ricordavo un ottimo disco, “Stray Ideals” (qui), di questa band italiana… un disco uscito ormai diversi anni fa. Ma no, non mi sono perso e non mi sono nemmeno perso alcuna loro uscita, visto che questo nuovo “Circles” è il terzo album che giunge nell’etere a ben otto anni dall’uscita di “Stray Ideals”! (altro…)
(Auerbach Tonträger) Maestri, poeti e cantori, ovvero una divinità lombarda che offre all’umanità una nuova opera. Il dark-neofolk/musica da camera dei Camerata Mediolanense – il nome vuole appunto dire ‘gruppo di musicisti da camera di Milano’, prendendo a prestito anche il concetto di ‘camerata’ da un manipolo di letterati (altro…)
(AFM Rercords) Quindicesimo album per i triestini Rhapsody Of Fire, il terzo a vedere Giacomo Voli dietro al microfono e terzo capitolo della “Nephilim’s Empire Saga”, nel quale il protagonista Kreel intraprende un movimentato viaggio nel tempo. (altro…)
(Godz Ov War Productions) Nel 2023 un EP, “IEI”, e quest’anno il debut album per Zørza, musicisti della Polonia dediti al post black metal. Suoni grintosi, squillanti, una voce in uno scream bruciato e scatenato. Si muovono su coordinate post black metal i Zørza, nonostante l’impalcatura dei pezzi siano basati su fasi (altro…)
(Heavy Psych Sounds) La Heavy Psych Sounds Records ristampa i due album della Orquesta Del Desierto, band di Palm Desert in California, fondata da Dandy Brown (Hermano) con l’ausilio di membri dei Queens Of The Stone Age, Kyuss, Stone Age e altre band. (altro…)
(Pelagic Records) I belgi Hippotraktor, sono di Malines – o Mechelen, a seconda se usiate il vallone/francese o il fiammingo – e rappresentano una vivace realtà, non solo del panorama prog-post metal belga che sembra in un periodo interessante, come in generale quello europeo, nel quale si aprono a forti influenze e concezioni (altro…)
(Sneakout Records / Burning Minds Music Group) Un trio esplosivo, intenso, dominato dalla potente voce della front woman Elle Noir: gli Anims sono hard rock, sono metal, sono heavy, ma riescono anche ad avere quel provocante tocco bluesy che il timbro vocale di Elle riesce a materializzare. (altro…)
(Avantgarde Music) Dall’Austria il secondo lavoro di uno dei progetti di Þ (ovvero Thomas Anzinger), un black metal molto tetro, introspettivo, molto atmosferico, ricco di deviazioni post black, senza tralasciare quel sentore tipicamente islandese, nonostante ci sia un intero continente tra l’Islanda e la patria di origine. (altro…)
(Blues Funeral Recordings) Interessante incrocio tra il ruvido dello stoner, l’emozionale del post metal, l’etereo dello shoegaze ed una indiscutibile vena marcatamente grunge. (altro…)
(Godz Ov War Productions) Pericoloso e maligno trio polacco che sigla un secondo album quattro anni dopo il debut e due dopo un EP. Königreichssaal suonano un black metal dal viraggio post, con una certa tensione e ansia che avvolge queste sonorità spigliate nonostante spesso si allaccino a tempi bassi o medi. Distorsioni (altro…)
(Reigning Phoenix Music) Questa formazione statunitense ha piazzato sul mercato ben due EP ma tra il 2016 e il 2021. Curioso ma non una scelta discutibile perché lanciarsi subito in un debut album senza aspettare che la creatività lieviti e si affini per raggiungere livelli solidi, è qualcosa che alla lunga si paga. (altro…)
(Massacre Records) Settimo album in carriera per la band statunitense Holy Mother, autrice di lavori power metal che in questo ultimo album “Rise” denota invece un certo e inatteso stile. È qualcosa di personale, per una decina di pezzi variegati, con scelte di arrangiamento che portano il tutto fuori da schemi strettamente (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Si va al di là del mare, dell’orizzonte. Luoghi battuti anche da venti inclementi e nei quali marinai ambiziosi e coraggiosi vanno in contro. “Ciel Cendre et Misère Noire”, ‘cielo cenere e miseria nera’, si svolge in un oceano, attraverso una storia definita dal cantato di Adèle Adsa. Lei è una sorta di demone: il suo registro vocale è in scream o ringhiante e sembra quasi demoniaco. In alcuni frangenti la Adsa lancia degli strilli impressionanti. Al contempo dietro a questa vocalità c’è un mélange tra death-black-thrash, ampie linee melodiche e approcci sparsi di natura technical o prog. Non sempre i parigini Houle viaggiano su tempeste infuocate, riescono anche a creare frammenti di atmosfera per rendere da una parte la sezione canora adattata ai testi, dall’altra per avere più ponti per allacciare le diverse parti estreme, saettanti e infuocate. Melodicamente la band riesce a stare nell’ambito di un melodic blackened metal con qualche variazione in stile pagan, in ciò proprio i testi, almeno da uno soltanto intercettato per iscritto, hanno il focus non definitivamente sull’oceano ma certamente è l’essere umano il protagonista e sua la sfida che sente dentro e vive nelle sue avventure. Musica, un idea testuale e un sapere rendere tutto al massimo grado in “Ciel Cendre et Misère Noire”.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10
(Darkness Shall Rise Productions) Tra le prime band dell’ondata death metal svedese degli anni ’90, Desultory nacquero infatti nel 1989 e così l’anno seguente, nel 1991 e infine nel 1992 pubblicarono rispettivamente tre demo. “From Beyond”, “Death Unfolds” e “Visions” vengono raggruppati in questa raccolta denominata (altro…)
(autoprodotto) Un duo, Gunther Cucs e Milford Mocs (ex Plowshare), noti anche come Mocs & Cucs. Un disco nel 2011 e ora questo nuovo lavoro rigorosamente cantato in lingua madre, il catalano. Genere? (altro…)
(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) Intenso, ricco, estremamente coinvolgente… cosa prevedibile visto che il primo album degli italiani Night Pleasure Hotel non è stato scolpito nell’etere da dei debuttanti, ma da un trio di musicisti molto esperto! (altro…)
(Heavy Psych Sounds Records) Sono un duo, sbucano all’improvviso da qualche parte negli Stati Uniti e sono al debutto. La loro comparsa non è mai stata annunciata, sono semplicemente apparsi, eccoli, arrivano… ma non sono certamente individui sconosciuti! (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sublimi. Immensi. Si superano, vanno oltre, con una pesantezza che non si erige più solo sul muro impenetrabile di chitarre, piuttosto sulla dimensione emozionale, sulle sensazioni, sulle emozioni scatenate e scaturite. (altro…)
(Avantgarde Music) Con il quarto album (qui il precedente) il duo canadese Ulvik innalza di molto il livello artistico, equilibrando in maniera sublime black, divagazioni atmosferiche e una favolosa dimensione neo folk. (altro…)
(Darkness Shall Rise Productions) I fratelli Erik e Per Gustavsson riproposti dalla Darkness Shall Rise. I due svedesi nel 2007 hanno infatti pubblicato il loro ultimo album e ora dopo anni la compilation “Unholy Death” che riprende il titolo del demo del 1993. La compilation riporta in sé quattro pezzi del (altro…)
(Osmose Productions) Dagli anni ’90 a oggi Tsatthoggua, un nome che deriva dagli scritti di Howard P. Lovecraft nonché Clark Ashton Smith e loro discepoli vari, hanno pubblicato solo tre album. Del resto la band ha subito una battuta d’arresto per diversi anni, rimettendosi in moto (altro…)
(High Roller Records) I Cloven Hoof, nella fattispecie i Cloven Hoof di Lee Payne, bassista e ormai ultimo elemento rimasto ad oggi dalla fondazione, è una band che ha tenuto sempre alto il suo standard o quanto meno ci ha provato. Reclutando oggi Harry Conklin dei Jag Panzer, gli inglesi continuano (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono passati ben trentacinque anni dall’uscita di “Fabulous Disaster”, terzo album degli Exodus dopo il folgorante debutto “Bonded By Blood” e l’interlocutorio “Pleasures Of The Flesh”. (altro…)
(Magnetic Eye Records) Avete le vertebre in buone condizioni, in forma? Volete invecchiare rapidamente lacerandole e devastandole? (altro…)
(Listenable Records) My Diligence si avventurano in territori ignoti, stranianti, dove vige un clima dimesso, piuttosto malinconico e forse paranoico. Non si respirano sensazioni positive in questo shoegaze/post rock con sporadici innesti noise e semi-psichedelici. Spesso le partiture dei pezzi si dilatano ed ecco che da fasi (altro…)
(Edged Circle Productions) Nuovo, ennesimo, EP di Hoest (Taake) e soci, ovvero Thurzur e Skagg (Infernal Manes, Taake e altri). “Seven Are They” è costituito da una intro e due pezzi. La sessione introduttiva è un collage lirico-operistico conturbante che lascia supporre come ciò che seguirà potrebbe essere qualcosa di (altro…)
(Chaos Records) Progetto attivo da pochissimi anni e con già due cambi di nome alle spalle, cioè Odium e Rotten Incarnation, i Black Wound pubblicano infine dopo lavori minori il loro primo album. I Black Wound sono una death-doom metal band dai suoni oscuri, quasi sludge, densi di groove, dalle andature basse e accelerazioni (altro…)
(Hammerheart Records) Il canadese Daemonskald ritorna con un nuovo album del suo progetto Sig:Ar:Tyr. Il nome deriva dall’autore fantasy Michael Moorcock, il quale descrive una battaglia tra forze metafisiche del Caos e della Legge per mantenere l’equilibrio nell’Universo. IN pratica SIG, AR e TYR sono (altro…)
(Listenable Records) Nel giro di tre anni i fiamminghi Cobra The Impaler hanno pubblicato due album ed entrambi per la francese Listenable Records. La band di Gent si dimostra una piacevole se non ammirevole realtà in fatto di metal perché riesce nel proprio stile dai principi prog a fondere classic e modern metal, con sfumature (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono passati ben otto anni da “Coming Home” (recensione qui), ultima fatica discografica di Pain, progetto creato quasi per hobby poco meno di un trentennio or sono dal geniale Peter Tägtgren, mente degli Hypocrisy, produttore di successo e partner di Till Lindemann negli album solisti del cantante dei Rammstein. (altro…)
(Dusktone) Semplicemente “Inferno”, il titolo del terzo album di questa black metal band svedese che è in attività dal 2019. Hellcommander Vargblod è basso e voce ed ex di molte band tra le quali Draugûl, Khaospath, Ragnarok e non solo. Bjarkan, chitarra, è un altro multi-band’s member, come Blood Of Serpents, e l’altra (altro…)
(Alma Mater Records) Quando si parla di thrash/death proveniente dal Brasile è cosa sacrosanta e giusta aspettarsi una cospicua razione di mazzate senza pietà; se poi uno dei musicisti coinvolti risponde al nome di Jairo ‘Tormentor’ Guedz, allora ci troviamo al cospetto di un personaggio leggendario della scena. (altro…)
(Schwarzdorn Production) Album d’esordio per Beleth e Alastor, pubblicato nell’ottobre dello scorso anno. Beleth è multistumentista ed è attivo in progetti solisti mentre Alastor è cantante e proviene dall’esperienza con i Zarathustra. Tedeschi e votati al black metal con qualche vaga influenza hardcore, suonano (altro…)
(Svart Records) Ambito dark folk per l’artista olandese Kati Rán, la quale abbraccia tematiche nordiche, sciamaniche, legate a miti, passando per figure storiche, in un costante percorso di ricerca, di guida, di offerta. Natura. Mistero. Suggestione. (altro…)