VEUVE – “Pole”
(Go Down Records) Potenti, oscuri, energetici. C’è molto stoner, c’è tanto doom, ci sono tracce psichedeliche nel nuovo album degli italiani Veuve. (altro…)
(Go Down Records) Potenti, oscuri, energetici. C’è molto stoner, c’è tanto doom, ci sono tracce psichedeliche nel nuovo album degli italiani Veuve. (altro…)
(Negra Nit / Eternal Juggernaut Records / Discos Macarras / Abstract Emotions / Nafra Records) Il sesto album, il terzo dopo la reunion per questa entità catalana, sempre più dentro una dimensione black/death immensamente teatrale, poetica, ricca di recitazione, di interpretazione, una proposta che va oltre la sola musica nella manifestazione emozionale dei testi. (altro…)
(By Norse Music) Dalla Norvegia, John Stenersen dei Bergtatt (ma anche Wardruna e Ulver) e Anders Odden di Cadaver, Order, Ulvehunger (oltre un passato come session per Celtic Frost e Satyricon, tra gli altri, e una partecipazione nei Me and that Man) si incontrano l’anno scorso all’Inferno Festival di Oslo e concepiscono dimensioni sonore non convenzionali; (altro…)
(Napalm Records) Pochi giorni dopo l’inizio del loro tour insieme a Sirenia come co-headliner, e gli ospiti nostrani Genus Ordinis Dei, i Xandria pubblicano questo EP con contenuti abbastanza corposi. Quattro nuove canzoni, un rifacimento della title track dell’ultimo album e le rispettive versioni orchestrali delle quattro composizioni di cui (altro…)
(Season Of Mist) Ci hanno fatto aspettare quattro anni per una nuova mazzata, riflettendoci su però è comprovato che i Defeated Sanity dopo avere pubblicato album ogni tre anni, proprio dall’ultimo “The Sanguinary Impetus” i mostruosi macellai del death metal erano già passati a quattro anni d’intervallo tra un lavoro e l’altro. Poca importanza, il (altro…)
(Drakkar Productions) Terzo album per i veronesi Apocryphal, a due anni dall’ottimo “Tales Of Galilea” (recensione qui), un lavoro incentrato su tematiche bibliche, narrate dal punto di vista dei dannati, degli eretici e di tutti coloro che sono stati sconfitti da Dio. (altro…)
(autoproduzione) “Of Rage And Grief” è il secondo album in studio degli Aether Void e il primo album “Curse of Life” è stato recensito QUI. L’heavy metal band italiana nel tempo ha ulteriormente portato avanti il proprio modo di suonare. Infatti pur avendo delle ascendenze moderne ampiamente mostrate nel precedente album, Aether Void (altro…)
(autoprodotto) Tra Polonia e Italia, Inski -alter ego del produttore Mario Bulasinski- scolpisce le onde sonore di un mondo oscuro, dove il veleno è nell’aria, un veleno che devasta le menti, che infetta, che corrompe. (altro…)
(AFM Records) La band di Alex Beyrodt colpisce ancora e centra il settimo bersaglio, con un nuovo disco immensamente energetico, intenso, melodico e dannatamente hard rock, musica di un’epoca mai passata di moda riconcepita in un contesto allo stesso tempo tradizionale e contemporaneo. (altro…)
(Purity Through Fire) Emergono da qualche parte della Grecia i Bloodmoon Eclipse, formati da Ungod alla chitarra e batteria nonché voce e autore dei pezzi (già presente in SAD, Necrohell, Slaughtered Priest) e K.C.H. al basso (di Lunar Spells) nonché autore dei testi. “For I Am Your Death” è il debut album dei Bloodmoon Eclipse e segna un taglio (altro…)
(Season of Mist) L’introverso ed iperattivo Tamás Kátai giunge al suo settimo album, a solo un anno da “Alföld” (recensione qui), un altro disco contorto, molto aggressivo, ma -ovviamente- anche introspettivo, intenso… un perfetto connubio tra black metal violento e post folk suggestivo (con tutto quello che risiede nel mezzo), un mix alimentato da un mostruoso numero di ospiti -voci in particolare- capaci di interpretare ciascun momento preciso di ogni brano di questi cinquanta minuti abbondanti di arte superiore. (altro…)
(autoproduzione) È la prima volta che ci si occupa dei Reverber in Metalhead.it, pur se già comparsi nelle nostre pagine attraverso un foto-report di un paio di anni fa QUI. La thrash metal band pubblica il suo quarto album dal 2007, passando attraverso i mezzi del celebre Hertz Studio, lo stesso di Behemoth, Decapitated e non solo e (altro…)
(Kunsthall Produktionen) Paysage D’Hiver è un progetto esistente da molti anni che Wintherr di Berna, di nome fa Tobias Möckl, gestisce con una sapienza ammirevole per come resta sempre incollato al black metal più puro quanto raw di sempre. Dalla fine degli anni ’90 a oggi Paysage D’Hiver ha pubblicato solo tre album e una svariata serie (altro…)
(Century Media Records) Sesto capitolo per questa band svedese che in due decenni ha saputo emergere dal nulla, farsi notare, imporsi, offrendo un blend tutto personale di dark metal, dark rock e sound gotico immenso in una dimensione horror di pregiata fattura. (altro…)
(Trollzorn Records) C’è tanto materiale in questo nuovo e monumentale lavoro dei Kromlek, a metà tra un album e una compilation di editi ma rielaborati. È di fatto un doppio album il cui primo disco vede del materiale inedito e raccolto nell’arco di dieci anni. Questo disco si intitola “III – III”. L’altro disco è una miscellanea di pezzi già editi ma (altro…)
(Andromeda Relix) Ammiro sinceramente la perseveranza di Marco Lippe nel portare avanti il progetto Nirnaeth, considerando che in trentaquattro anni e con quattro album all’attivo, la band bergamasca ha subito svariati stravolgimenti, con più di una ventina di cambi di line up. (altro…)
(BMG) C’è la firma totale di Bobby Gillespie in questo nuovo album dei Primal Scream che sa tanto di raffinatezza come quelle cose da vecchia gloria del funk, soul, disco-pop. Un parto durato solo nove anni! Perché tanto tempo è passato tra il decimo e l’undicesimo album dei Primals. Glorie degli anni ’90 che hanno contribuito e tanto a cambiare (altro…)
(Massacre Records) Provo sempre un grande piacere ogni volta che esce un nuovo album dei Paragon; pur non brillando per una spiccata originalità, la band tedesca da anni porta avanti il proprio power metal roccioso, aggressivo e melodico tipicamente teutonico, figlio di acts come Accept, Running Wild, Rage e Iron Savior. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Da abissi insondabili e prossimi a quelli dell’inferno, sbuca l’ultimo lavoro dei Nekus. Mostri misteriosi, omettono persino i loro nomi ma si sa bene che ognuno di loro è invischiato in cose dei Barbaric Oath, Putridarium, The Wiring e altre cose del genere. Abili nel tessere un’impronta sonora massiccia, abominevole quanto (altro…)
(Massacre Records) A distanza di quattro anni dall’ultimo lavoro “Bestia Immundis” (recensione qui) tornano i leggendari thrashers tedeschi Assassin con questo nuovo EP che recupera in toto quella velocità che in parte era stata sacrificata nel precedente album. (altro…)
(Zeta Factory) La nostra società produce effetti incidenti su di noi perché strutturata sul profitto a danno del benessere fisico e mentale dei suoi partecipanti. Questo è l’assunto sul quale si fonda l’album “Fractured Realities” che arriva dopo sette anni dal precedente “Keystone”. Una lunga scrittura approfondita nell’anno sbagliato, il 2020, e una (altro…)
(Antiq Label) Se il black metal fosse stato creato nel Medioevo, quale forma avrebbe mai potuto avere? Chissà, forse qualcosa di simile a quella proposta dai Grylle. Progetto francese nato nel 2013 che all’inizio con il demo “Monstres et Merveilles”, hanno proposto l’esempio di un black metal con cantato canonico ma costruito con soli flauti, liuto e (altro…)
(Eclipse Records) Valkyrie’s Fire è il nome altisonante scelto dagli statunitensi del Tennessee, in attività da poco tempo e tant’è vero che questo EP è la prima pubblicazione importante dopo un paio di singoli. Sono autori di un power metal di taglio sinfonico i Valkyrie’s Fire e presentano al microfono due cantanti: Bettie Floyd e Adam Sanders. Joey (altro…)
(Barley Records) I fiamminghi Walfang sono giustamente presentati come una band noise ma il loro indebitamento con il post metal, reminiscenze grunge e post punk è evidente. Le chitarre dei belgi sono affilate e si arroventano facilmente producendo dei crescendo incisivi. In “Trigger The Short-Fuzed” sono presenti atmosfere, alcune di (altro…)
(Peaceville) Non importa da quale angolazione vengano osservati questi tre devastati, quel che si nota, quel che emerge, è sempre e comunque una superlativamente geniale follia. Rock? Death rock? O semplicemente Rock’n’Roll? (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo un sacco di anni dal debutto (2017, recensione qui), dopo uno split vecchio di cinque anni con i connazionali Cepheide (qui), torna questa one man band ora cresciuta verso la dimensione di duo, grazie alla collaborazione con Sotte (Sarah L. Kerrigan, anche con Bovary e Neant), la quale prende possesso del microfono garantendo una dimensione sonora completamente differente rispetto al debutto; (altro…)
(Season Of Mist) La Season Of Mist sarà onorata e felice di ripresentare ancora una volta una band che si è resa spesso superlativa e affascinante. Justin Greaves, il batterista di Iron Monkey, Electric Wizard e non solo, iniziò questa avventura nel 2004 e da allora ne sono successe di cose e ne sono state fatte di pubblicazioni. “The Wolf Changes Its Fur But Not Its Nature” è (altro…)
(Debemur Morti Productions) Il fantasioso musicista e autore Sacr registra e pubblica, di nuovo con Debemur Morti, il secondo album del progetto Ershetu che coinvolge nuovamente Vindsval, altro musicista e autore noto per la sua appartenenza ai Blut Aus Nord, il batterista Intza Roca e Void, quest’ultimo è ancora una volta il responsabile (altro…)
(Massacre Records) Quinto album per i tedeschi Nitrogods e quinto tributo al rock’n’roll più sporco e maleducato, figlio bastardo di Motörhead, AC/DC e ZZ Top. (altro…)
(Agonia Records) Kam Lee e gli altri innalzano per la quinta volta il vessillo Massacre, attraverso un nuovo album dopo tre anni per la death metal band che nasce negli Stati Uniti, a Tampa in Florida, una delle terre ancestrali di questo genere musicale. La formazione è di prima classe: Lee è alla voce, ovviamente, con il duo alle chitarre composto da (altro…)
(Metal Blade Records) La Metal Blade Records ha ristampato, con annesse opere di rimissaggio e masterizzazione, l’EP di debutto dei Rivers Of Nihil, pubblicato autonomamente dalla band nel 2010. “Hierarchy” è una fulminante istantanea del death metal tecnico ed esasperato dei Rivers Of Nihil, ora già a quota quattro album, da (altro…)
(Wasteland Records) Un viaggio dentro i labirinti dell’animo umano attraverso una rappresentazione musicale del ‘Faust’ di Wolfgang von Goethe: questo è il concept che si cela dentro il terzo album dei prog/power metallers italiani Stranger Vision. (altro…)
(AOP Records) Quarto album per i tedeschi The Spirit, fautori di un black/death di matrice svedese che unisce una certa ferocia esecutiva con un alto tasso tecnico che si è evoluto nel precedente “Of Clarity And Galactic Structures”, dove la formazione teutonica si è spinta verso lidi progressive. (altro…)
(Chaos Records) L’etichetta messicana Chaos Records ha già pubblicato un EP e i due precedenti album dei suoi compatrioti Summoning Death. Viene dunque scontato ritrovare l’effige della Chaos anche sul terzo album dei Summonings, espressione del death metal che mischia sonorità vicine a quelle della prima forma del death metal di (altro…)
(W.T.C. Productions) Terzo album per i norvegesi Shaarimoth, una delle formazioni più particolari in ambito blackened death, grazie all’innata capacità di coniugare la brutalità e la tecnica di Morbid Angel, Nile e Melechesh con lo spirito avanguardista dei Celtic Frost più evoluti, combinando il tutto con una buona dose di atmosfere oscure ed una certa teatralità. (altro…)