KOLDVOID – “Wilderness Retreat”
(Sun and Moon Record) Dalla Transylvania questo progetto solista ambient/dark, in circolazione ormai di quindici anni. Atmosfera, oscurità, l’influenza derivante da moltissimi film, l’ispirazione che riporta a maestri quali Badalamenti, passando poi per territori già esplorati da Ulver, Tangerine Dream, Kraftwerk o Vangelis. (altro…)
BASTARD GRAVE – “Vortex Of Disgust”
(Pulverised Records) I marcescenti Bastard Grave siglano il loro terzo album in studio, inno al death metal di derivazione Autopsy e dintorni. “Vortex of Disgust” è intriso di atmosfere pesantemente cupe, nelle quali sia le chitarre quanto i pattern ritmici passano da fasi spedite ad altre rallentate e cadenzate. Si ascolti pure (altro…)
WITCH RIPPER – “The Flight After the Fall”
(Magnetic Eye Records) Senza ‘se’ e senza ‘ma’: i Witch Ripper, con il loro secondo album, vi offrono uno dei migliori dischi sludge degli ultimi dieci anni. (altro…)
GOROD – “The Orb”
(autoproduzione) Sono passati ben cinque anni dall’ultimo album dei bordolesi Gorod. Il successore di “Æthra” e settimo album in carriera della prog death metal band francese è qualcosa di inarrivabile e stupefacente. I Gorod espongono in “The Orb” la propria tecnica in maniera lucida e perfetta, nonché (altro…)
DE ARMA – “Synthwave Sessions Vol. 1” (EP)
(Silent Future Recordings) Sulla scia di acts quali Vector Seven o Bergeton, anche questo lavoro -come anticipa il titolo- è puro synth, pura elettronica che abbraccia l’intramontabile stile degli anni ’80. (altro…)
UNFELLED – “Pall of Endless Perdition”
(Season Of Mist Underground) Unfelled nasce come un progetto di D. lo stesso multistumentista di Woods Of Desolation e altri progetti musicali. Tuttavia dopo un demo registrato da solo, D. accoglie nel suo mondo il cantante Mitch e il batterista Vlad, tramutando di fatto il progetto in una vera e propria (altro…)
EXELERATE – “Exelerate”
(From The Vaults) Primo full length per Exelerate, formazione danese nata nel 2012 con un EP all’attivoe con una proposta musicale che si assesta su un thrash metal di stampo statunitense, con qualche fugace excursus in territori prog. (altro…)
MINENWERFER – “Feuerwalze”
(Osmose Productions) Trovo identificativo il fatto che i Minenwerfer sono dietro un moniker e degli stage name in tedesco, senza contare i titoli degli ormai quattro album… senza essere tedeschi, anzi, sono americani… praticamente quelli del fronte avversario [durante la Prima Guerra Mondiale, le potenze alleate dell’Intesa —Gran Bretagna, Francia, Serbia e Impero Russo (alle quali si unirono più tardi l’Italia, la Grecia, il Portogallo, la Romania e gli Stati Uniti)—combatterono contro gli Imperi Centrali – Germania e Austria-Ungheria (sostenute poi dall’Impero Ottomano e dalla Bulgaria). Ndr]. (altro…)
FAGUS – “Inter”
(Silent Future Recordings) Dopo un decennio torna questa black metal band tedesca arrivando finalmente al debutto, facendo quindi seguito all’unica release mai uscita, l’EP “Urgewalt” del 2013! Un black metal che insegue l’atmosfera della natura, creando una dimensione sonora sicuramente aggressiva, ma decisamente suggestiva, a tratti mistica, sempre molto introspettiva, cercando di trasformare in musica la potenza della natura, con i suoi fenomeni e tutto quello che circonda l’esistenza umana, sulla terra ed oltre. (altro…)
PRESA – “Presa”
(Thornado Music) Album di debutto per Presa, formazione spagnola nata nel 2017 con il moniker Proyecto X e con l’intenzione di proporre reinterpretazioni dei brani più famosi della scena rock iberica. (altro…)
ADVERSOR – “Portrait Of A Wasteland”
(Time To Kill Records) Il terzo album degli Adversor musicalmente è qualcosa di concettuale. Lo è nei testi, ovviamente, perché affrontano una serie di emozioni forti, come l’ansia, la sofferenza, la frustrazione e così via per arrivare a definire un ritratto spietato dell’uomo e di denuncia verso la società nella (altro…)
NECROPANTHER – “Betrayal”
(autoproduzione) Il quarto album dei Necropanther di Denver è stato mixato da David Castillo, noto per i suoi lavori con Carcass, Katatonia e molti altri, a Stoccolma e nella stessa città è avvenuta la masterizzazione di Thomas Johansson. Proprio il mixaggio rende al meglio pezzi della band che ha (altro…)
ERASE THEORY – “Erase Theory” (EP)
(Icons Creating Evil Art) Jeff Sahyoun, l’ex chitarrista della post hard core band americana Letlive, ha un nuovo progetto, il quale si chiama Erase Theory: (altro…)
CATACOMB – “When the Stars Are Right”
(Xtreem Music) I Catacomb in questione sono la death metal band francese apparsa sulla scena underground europea nel 1990 e autrice di demo ed EP. Poi la sua dissoluzione e un ritorno solo nel nuovo millennio e poi di nuovo una lunga pausa fino al 2018. Dopo demo, EP pezzi sparsi in compilation, Benjamin Busy, voce e (altro…)
NUCLEAR HOLOCAUST – “Sailing The Seas Of Nuclear Waste”
(Selfmadegod Records) I polacchi Nuclear Holocaust oltre ad avere alle spalle una caterva di split, pubblicano quest’anno il loro terzo album in studio. “Sailing The Seas Of Nuclear Waste” è una buona istantanea del grindcore della band pur diluito da interventi death metal. Un (altro…)
TRENCH DOGS – “Stockholmiana”
(Wild Kingdom Records) Approcciarsi alla musica dei Trench Dogs è un po’ come iniziare a fumare; la prima sigaretta di solito risulta sgradevole, provoca tosse o addirittura nausea. Poi arriva la sigaretta successiva, che sembra già più buona, mentre la nicotina entra in circolo causando dipendenza… (altro…)
TERVEET KÄDET – “Kaikki kaikkia vastaan”
(Svart Records) La band Terveet Kädet nasce alla fine del 1979 nel nord della Finlandia, non lontano dal confine con l’allora URSS, ed è stata una fonte di ispirazione per diverse band e musicisti metal. I finlandesi si sono espressi attraverso il linguaggio (altro…)
PYREFICATIVM – “Oneiron”
(Inferna Profundus Records) Dopo essere stata pubblicata in digitale a metà 2022, prende forma fisica anche su vinile, l’ultima fatica di questo oscura entità cilena, capitanata dal polistrumentista Melek Rsh Nvth IX, artista impegnato anche in una miriade di altri progetti, Winterstorm compresi. (altro…)
REDLIGHT KING – “In Our Blood”
(AFM Records) Gli americani Redlight King non sono certo gli ultimi arrivati, visto che dal 2009 ad oggi hanno pubblicato -questo compreso- quattro dischi e suonato almeno un migliaio di concerti in giro per il mondo, grossi festival compresi. (altro…)
MÁNÞIEL – “Vestiges Engraved in Frozen Mysticism History”
(Inferna Profundus Records) Quinto album per il gruppo sudamericano, dedito al più canonico e classico black metal oltranzista che si possa immaginare. (altro…)
MÁNÞIEL / WAMPYRIC RITES – “Ensomhet (Shattered Memories From A Distant Past)” (Split)
(Inferna Profundus Records) Uno split di matrice sudamericana che farà felici i più intransigenti tra gli ascoltatori del metallo nero. I Mánþiel se ne escono con tre tracce molto pesanti, il cui caratteristico cantante è tra quelli più gutturali che io ricordi da quando ascolto il black. (altro…)
HAKEN – “Fauna”
(Inside Out Music) È maestoso il nuovo album degli inglesi Haken! Una band che ormai non ha più limiti di alcun tipo, in grado di vagare attraverso qualsiasi genere musicale con totale disinvoltura e penetrante genialità. Ma anche a livello di testi, le cose sono ormai monumentali: (altro…)
ENTHEOS – “Time Will Take Us All”
(Metal Blade Records) Un duo schizofrenico quanto geniale quello formato dalla cantante Chaney Crabb e dal batterista e chitarrista Navene Koperweis che corrisponde al nome di Entheos. Nuovo album all’insegna del death metal più evolutivo e dissacrante di sempre. “Time Will Take Us All” è un impasto di death (altro…)
ENSLAVED – “Heimdal”
(Nuclear Blast Records) Sedicesimo album per una band fondamentale, capace di viaggiare su più percorsi durante il suo cammino discografico. Da qualche anno gli Enslaved vengono dipinti come dei luminari dell’innovazione nel campo della metal music. Elementi viking, black, prog si mescolano nelle intenzioni di questa non (altro…)
KARDINAL SIN – “S.A.L.I.G.I.A”
(Massacre Records) Sono passati ben sei anni dal secondo album in studio intitolato “Victorious” e solo ora dunque i Kardinal Sin riportano alla luce il proprio heavy/power metal dal carattere sinfonico attraverso questa terza incisione. “S.A.L.I.G.I.A” racconta una storia che inizia nel Medio Evo e arriva ai giorni nostri, con (altro…)
WAMPYRIC RITES / FUNERAL FULLMOON – “Spectral Shadows of the Forgotten Castle” (Split, Reissue)
(Inferna Profundus Records) Uno dei tanti split di matrice sudamericana (ri)proposto dalla Inferna Profundis… In questo caso parliamo di uno split uscito originariamente nel 2020, contenente materiale di due gruppi che, pur nati entrambi nel 2019, sono fautori di una discografia davvero invidiabile, fatta di decine di live, raccolte, collaborazioni e album. (altro…)
WAMPYRIC RITES – Demo II (Reissue)
(Inferna Profundus Records) Riproposta integrale di uno dei primissimi demo del gruppo, anche se dobbiamo andare indietro solamente di quattro anni per collocare temporalmente l’originale stampa dell’opera. Probabilmente la più personale e, insieme, riuscita della loro già sterminata discografia. (altro…)
NANOWAR OF STEEL – “Dislike To False Metal”
(Napalm Records) Li chiamano i ‘maestri della parodia del metal’… ma ne siamo sicuri? A quale punto la parodia supera il suo essere tale e diventa… una forma d’arte, un genere a sé stante, un’auto affermazione? Perché tante cose iniziano per scherzo, però poi proseguono, si consolidano, si auto determinano… come ci hanno insegnato bands quali gli Steel Panther o i compagni d’etichetta dei Nanowar, ovvero la cover band Tragedy. Finiamola con tutte queste cazzate. (altro…)
MOTIONSICK – “The Inner Side”
(Rasselbande) Un po’ punk, un po’ semplicemente ribelli, scatenati, esuberanti. Ma dannatamente oscuri questi austriaci Motionsick. A volte urlano, a volte rappano, a volte sono intensi, altre introspettivi. In questa poco più di mezzora, dentro questi ben quattordici brani, il quartetto mette subito in mostra una personalità identificativa, la quale narra di un protagonista depresso incapace di aprirsi con i suoi cari, finendo in un vortice di disperazione senza fine, senza fondo, senza redenzione. A (altro…)
ISOLANT – “Drain” (EP)
(Sentient Ruin) Gli Isolant fanno musica davvero selezionata, ma selezionata con il contagocce. Dal 2015, infatti, non si sentiva parlare di loro. (altro…)
NÄCHTLICH – “Third Ritual” (Reissue)
(Inferna Profundus Records) Giunge finalmente ad una pubblicazione ben fatta questa release uscita originariamente nel 2018. (altro…)
RÄUM – “Cursed by the Crown”
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Altro debutto, altra oscura nuova entità che infetta l’etere infernale del black metal… questa volta tuonando dal Belgio. La cartella stampa parla di post black metal… ma la verità è che questo quartetto abbraccia piuttosto quel sulfureo e contorto stile tipico del black francese, con quella favolosa impermeabilità che solitamente caratterizza sia le sonorità che gli arrangiamenti. (altro…)
WINTER WILLOW – “Existentiell Vånda”
(Talheim Records*) Rasmus Rolling dal 2012 a oggi ha evoluto il proprio discorso concettuale attorno al black metal espresso in origine. Ha sempre suonato il genere con toni depressive e tenendosi dunque su scenari malinconici e dominati dalle pesanti atmosfere. Oggi lo svedese che gestisce le sorti (altro…)
TRAGEDY – “I Am Woman”
(Napalm Records) C’è un perché se i Tragedy pubblicano via Napalm Records, e forse è la stessa ragione per la quale questa etichetta -che sa guardare oltre- ha messo sotto contratto anche gli italiani Nanowar Of Steel. Se la band italiana prende in giro un po’ tutti, dal metal a… se stessi… i Tragedy, invece, sono sostanzialmente una cover band o, per meglio dire, una tribute band che vede come oggetto di tributo in chiave metal ogni brano musicale di fama mondiale, indipendentemente dal genere originale! (altro…)